“Cattolica, #iorestoacasa anche a mezzogiorno”: è il messaggio lanciato da Giacomo Badioli, imprenditore e titolare "Novecento" (RN), "Gente di Mare" e "A Pesci in Faccia" (Cattolica), "Il Falco" (Vallugola).
“È il tempo della responsabilità: individuale e collettiva - scrive Badioli - Senza se e senza ma. Io sono un imprenditore, ho quattro ristoranti. Già da ieri sono chiusi tutto il giorno. Io sono, prima di tutto, responsabile dei miei collaboratori e dei miei clienti. Non posso sottrarmi al dovere di tutelare il bene comune più prezioso per tutti noi: la salute"
"Non lo sto facendo da solo. Lo faccio insieme e in piena condivisione con molti miei colleghi titolari di bar e ristoranti anche importanti di Cattolica. Abbiamo liberamente deciso di non tenere aperti i locali neppure a mezzogiorno. Pensiamo sia un sacrificio e un esempio necessario in un momento così difficile per tutta la collettività. Ci auguriamo che anche altri esercenti e imprenditori del nostro settore, sia nella Regina sia nella sia in Riviera, seguano la nostra scelta. Il "distanziamento sociale" è la più importante misura di fronte al contagio. Noi che viviamo e lavoriamo di socialità e nella socialità, dobbiamo essere i primi più consapevoli interpreti di questa necessità. Anche senza un decreto che obblighi farlo. Certo nessuno dimentica la nostra altra grande responsabilità: fare vivere le aziende. Garantire lavoro, occupazione, reddito, ai nostri collaboratori. Certo i mancati introiti pesano e peseranno come un macigno. A Cattolica ci sono esercizi, locali, negozi, a rischio sopravvivenza. In una località turistica come la nostra il 60% e più del fatturato annuo si fa tra Pasqua e settembre. Ma di questo ci occupiamo da domani mattina. Oggi, intanto, restiamo chiusi. Anche a mezzogiorno”.