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Cronaca 14:27 | 10/02/2024 - Cattolica

Chiusura col botto per "Cosa fanno oggi i filosofi?": oltre 150 persone per chef Bottura e il filosofo Perullo

Oltre 150 persone hanno gremito la sala del Centro Culturale Polivalente per assistere ieri sera all’ultimo dialogo della rassegna “Cosa fanno oggi i filosofi?” tra la star mondiale degli chef Massimo Bottura e il professore Nicola Perullo dell’Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo, moderati dal curatore Claudio Paolucci. Chiusura col botto per la rassegna promossa dall’Assessorato alla cultura che ha registrato per questa edizione 2023-2024 un grande interesse e successo di pubblico. 

“La cultura consente di cogliere ciò che di bello c'è dentro e fuori di noi. Con questa prima edizione a cura di Claudio Paolucci abbiamo guardato alla filosofia con curiosità per meglio comprendere il presente e l'ampia partecipazione di persone in tutte le serate è il segnale dell'apprezzamento che ha riscontrato. E quando si chiude un’edizione così bella e ricca – ha commentato l’Assessore alla Cultura Federico Vaccarini in apertura della serata - c'è subito la voglia di ripartire con la nuova. Siamo già pronti a stilare il programma con gli ospiti della prossima rassegna per continuare a riflettere sui principali temi di attualità”. 

“È un evento molto importante per quella che è la nostra visione di città – spiega la Sindaca Franca Foronchi – Cattolica è cultura. La cultura è il motore di ogni cosa, è il pensiero che muove ogni evento, iniziativa, che sia sport, musica, enogastronomia. E la rassegna sui filosofi è la celebrazione del pensiero, della riflessione, della cultura. Questi incontri sono stati tutti profondi momenti di crescita individuale e collettiva. Per la nostra Amministrazione investire sulla cultura è una priorità, perché la bellezza della conoscenza forma persone e cittadini più consapevoli e quindi comunità più coese”.

Per oltre due ore, ieri sera, il pubblico è rimasto attento ad ascoltare il dialogo tra Bottura e Perullo sul tema “Cibo, cultura, consapevolezza, cucina”. “La cucina è un gesto d’amore” la sintesi di chef Bottura che, oltre a gestire la nota e pluristellata Osteria Francescana, nel cuore di Modena, ha fatto del suo talento un mezzo per aiutare chi ha bisogno, attraverso il suo progetto contro gli sprechi alimentari (“Il mio ristorante è certificato a sprechi zero”) “Food for soul” che mira a responsabilizzare le comunità, a salvare cibo altrimenti scartato e a combattere l’isolamento sociale. O con “Tortellante” dedicato a persone con autismo che, con l’insegnamento della produzione di pasta fresca, avvia questi giovani in un percorso di autosufficienza.

“La cultura è l’ingrediente più importante per un cuoco – ha continuato Bottura – quello che conta è la qualità delle idee. E, per me, la cosa fondamentale è trasmettere emozioni. Attraverso il mio lavoro e quello che succede ogni giorno nei miei locali, si insegna anche che l’errore in cucina, come nella vita, è un’opportunità”. E ancora: “Noi facciamo turismo. E abbiamo visto che nel nostro caso il turismo enogastronomico ha superato il turismo artistico”. Rivolto alla platea di cattolichini: “Io sono Emiliano, voi romagnoli e ci unisce una cosa importante: siamo gente molto pratica”.