L’amministrazione comunale, con una recente determina dirigenziale, ha infatti proceduto all’acquisto di 5 ulteriori dispositivi salvavita semiautomatici e alle rispettive teche di alloggio (per un investimento pari a 6.649 euro) che si andranno a sommare ai 20 già a disposizione e pronti ad essere montati e ai 2 già installati (quest’ultimi donati dall’Associazione ‘Con le Ali di Chiara’ e dall’Associazione ‘Il cuore di Luca Petitti’).
Con questa tranche, dunque, si completa la fornitura necessaria per la copertura di tutti i 27 plessi comunali, tra nidi e scuole d’infanzia.
Un’iniziativa che rientra nel programma scuole sicure e cardio protette voluto dal Comune di Rimini per garantire la massima sicurezza per gli alunni, le famiglie e il personale delle strutture educative comunali e che prevede, appunto, la dotazione in ogni scuola d’infanzia e nido dell’amministrazione comunale di defibrillatori e kit di primo soccorso.
I defibrillatori saranno installati all’esterno delle scuole, per far sì che questi apparecchi per il primo soccorso siano a disposizione non solo del mondo scolastico ma di tutta la comunità, 24 ore su 24.
Ciascuno di essi, inoltre, sarà collegato all’App RespondER, un sistema di ‘allertamento’ finanziato dalla Regione Emilia-Romagna per la localizzazione dei defibrillatori più vicini e per l’effettuazione della chiamata di emergenza al 118, che permette al contempo di avvisare e dare indicazioni pratiche ai cittadini-volontari che si sono resi disponibili ad intervenire in una determinata area in caso di necessità.
“Un ulteriore tassello per l’implementazione del programma a tutela della salute e della sicurezza delle nostre scuole dell’infanzia che, oltre a prevedere defibrillatori e kit di primo soccorso, ha visto anche la formazione sulle tecniche e sulle manovre salvavita per 95 insegnanti ad opera dei professionisti della Croce Rossa Italiana – spiega Chiara Bellini, vicesindaca con delega alle politiche educative del Comune di Rimini –. Questi dispositivi rappresentano una tutela fondamentale per la vita e la salute delle persone e, proprio per questo, abbiamo programmato di installarli al di fuori dei plessi, così da poter essere utilizzati anche da chi si trova per strada e sta male”. "Essendo custoditi all'interno di teche riscaldate - prosegue Chiara Bellini - sono inoltre funzionanti anche in caso di basse temperature sotto lo 0°".