“La corsa per i regali di Natale arriva allo sprint finale”, dice Fabrizio Vagnini, presidente di Confesercenti Rimini, nel rendere noti i dati del sondaggio Ipsos sulla spesa per i doni natalizi, condotto su un campione di consumatori tra i 18 ed i 65 anni residenti in Italia.
Tra oggi e domenica circa tre italiani su quattro andranno a caccia degli ultimi doni da mettere sotto l’albero. In media, i nostri concittadini progettano di spendere 223 euro per i doni da mettere sotto l’albero, il 13% in più dello scorso anno. A dare la spinta, però, è anche l’aumento dei prezzi: al netto dell’inflazione sui beni, l’incremento di spesa sul 2022 si riduce al +6%. Quest’anno i Babbo Natale italiani, anche per via del calendario, sono un po’ in ritardo: solo uno su quattro, il 25% degli intervistati ha già terminato l’acquisto di doni. Il 27% prevede di terminare oggi, il 20% venerdì ed il 17% sabato. Ma c’è anche un 11% che non riuscirà a finire i suoi acquisti prima della Vigilia, domenica 24. Complessivamente, il 75% deve ancora completare gli acquisti.
Le tredicesime. Il rush finale è facilitato dalle ultime tredicesime, in arrivo sui conti degli italiani entro venerdì. Quest’anno l’ammontare complessivo della mensilità in più sarà di circa 47,5 miliardi di euro, il 4% in più dello scorso anno, circa 2 miliardi di euro. Di questi circa 5,9 miliardi di euro - più del 12% del totale - saranno destinati ai regali di Natale, mentre il 38% verrà usata per altri acquisti e il restante 50% sarà assorbito da spese obbligate e risparmio.
Cosa si compra. Nella top ten delle intenzioni di acquisto per un regalo dell’ultimo minuto, spiccano i capi d’abbigliamento (51% delle indicazioni), seguiti dai prodotti di profumeria (45%) e dai libri (44%), giochi e giocattoli (38%), accessori di moda (33%), regali gastronomici (29%), prodotti tecnologici e regali di gioielleria (entrambi al 24%), arredamento e prodotti per la casa, calzature e videogiochi (tutti al 20% di indicazioni). Il 10%, invece, segnala l’intenzione di regalare un viaggio o una vacanza, un dato in ascesa rispetto al 7% dello scorso anno.
Dove si compra. Il retail fisico continua ad avere un ruolo centrale negli acquisti di Natale, in particolare nella settimana finale, quando i tempi di spedizione mettono “fuori gioco” l’e-commerce. Crescono le indicazioni per i negozi monomarca delle grandi catene retail (33%, era il 29%), ma anche per i negozi nei centri commerciali, che raccolgono il 52% delle preferenze contro il 46% del Natale 2022. In lieve flessione il canale dei supermercati/ipermercati, che scende al 24% delle indicazioni, e le attività di vicinato (20%). Ma, a sorpresa, si assiste ad una crescita della preferenza per i negozi di quartiere da parte degli italiani tra i 18 ed i 34 anni: la quota dei giovani che comprano qui passa dal 20 al 22%. Il 14%, invece, si rivolgerà ad un mercatino per comprare almeno uno dei regali da mettere sotto l’albero.