Sono aree verde di pregio – a ridosso della centralissima rotonda Scarponi, nell’area compresa tra viale valturio, Centro Zavatta e rocca malatestiana - quelle che saranno oggetto della cura condivisa degli operatori di Anthea e delle e dei giovani studenti dell’Enaip Zavatta di Rimini, grazie ad un nuovo patto di collaborazione siglato insieme al Comune di Rimini.
Le attività fanno parte del corso di orientamento professionale che mira all’apprendimento di conoscenze scolastiche di base per ragazzi con età 13/14 anni a rischio dispersione scolastica. Il completamento di un corso di orientamento professionale che mira a individuare le inclinazioni personali e a fornire alle ragazze ed ai ragazzi un supporto nel percorso di crescita, la cura delle aree svolge un ruolo educativo e sociale.
Gli studenti – che saranno dotati di gilet ad alta visibilità ed attrezzi per la cura del verde - durante le attività svolte all’esterno del Centro S. Zavatta saranno affiancati da due insegnanti e, in una prima fase, anche da addetti Anthea che forniranno le istruzioni e l’iinsegnamento per la messa a dimora dei bulbi, per la cura, manutenzione e irrigazione dei fiori e delle siepi che arredano le aree.
Le aree pubbliche interessate allo svolgimento di dette attività sono quelle adiacenti l’immobile sede della Fondazione S. Zavatta, in v.le Valturio; nello specifico si tratta dell’aiuola a ridosso delle mura antiche angolo rotatoria Scarponi, del Giardino alla memoria coltivato con alberi di mandorlo, la area verde in angolo con via Dario Campana e l’aiuola davanti all’ingresso della scuola.
"Quella che oggi inauguriamo – spiegano Chiara Bellini, vicesindaca con delega alla formazione, e Francesco Bragagni, assessore ai servizi civici – è una nuova concezione di collaborazione civica, mirata non solo sul coinvolgimento attivo dei cittadini nella cura del bene pubblico, ma anche ad implementare competenze professionali e sociali di giovani studenti. Per loro abbiamo scelto aree di pregio, nel cuore della città, perché è giusto che queste ragazze e ragazzi si sentano non solo partecipi, ma anche orgogliosi di contribuire al decoro e alla bellezza della città in cui vivono, contribuendo anche a rinforzare il sentimento di inclusione, identità e condivisione”.