L’arte e la cultura per rigenerare le ex carceri di Santarcangelo, che potranno diventare un luogo di ricerca, sperimentazione, produzione e formazione artistica nei campi delle discipline audiovisive e digitali. Il processo di partecipazione si è chiuso con la redazione un Manifesto che immagina per le ex carceri un futuro capace di accogliere e far incontrare artisti nazionali e internazionali con la comunità locale e i ragazzi delle scuole, con l’obiettivo di intrecciare le relazioni tra arte, educazione e comunità. Un luogo in grado di avvicinare e formare all’arte bambini e ragazzi, che sappia innovare le pratiche artistiche e pedagogiche integrandole a quelle sociali e di welfare, con l’obiettivo di generare opportunità di crescita, contrastare le disuguaglianze e favorire l’inclusione anche dei giovani cosiddetti “invisibili”, che rimangono ai margini della comunità. Uno spazio capace di generare forme innovative di impresa culturale, con l’obiettivo di produrre lavoro, soprattutto giovanile, attraverso l’arte e la cultura. Ma anche un luogo della contemporaneità, che sappia dialogare con la storia, la memoria e l’identità locale. È questo l’esito finale del progetto partecipativo “Sprigionati… le ex carceri che vorresti!”, che si è concluso ieri (venerdì 8 ottobre) dopo un percorso di circa nove mesi, che ha coinvolto quasi 450 persone in 25 appuntamenti tra focus group, laboratori, interviste, passeggiate, eventi e il centro estivo.
Cronaca
20:05 - Romagna