Vent’anni di azioni per generare cultura della sicurezza in rete. Ma di strada da fare ce n’è ancora tanta. Domani, Martedì 6 febbraio, ricorre l’Internet safer day, dal 2004 giornata mondiale per la sicurezza in rete.
Per l’Osservatorio nazionale Indifesa, bullismo e cyberbullismo rimangono una delle minacce più temute tra gli adolescenti, dopo droghe e violenza sessuale. Ragazzi e ragazze non si sentono al sicuro sul web e dopo il cyberbullismo, è il Revenge porn a fare più paura, soprattutto tra le ragazze.
E proprio per sviluppare nei ragazzi gli anticorpi necessari contro il cyberbullismo e le parole dell’odio, negli ultimi cinque anni il Gruppo SGR con la sua attività progettuale ’Per la Scuola’ affianca le scuole col programma "Da spettatori a protagonisti".
Si tratta di un insieme di laboratori, già scelti da oltre 220 classi nella scuola secondaria di 1 e di 2 grado, per più di un apprendimento: sentirsi un gruppo con i compagni e a sostenersi reciprocamente; argomentare il proprio punto di vista senza offendere chi ne ha uno diverso; verificare le informazioni e le fonti dalle quali provengono prima di prenderle per buone; usare i social nel rispetto della privacy.
Come ogni anno, un questionario anonimo ha fotografato la situazione in atto e i numeri sono chiari nell’evidenziare l’entità del disagio e la consistenza del fenomeno che ha alla sua base la preadolescenza con i suoi cambiamenti e le sue contrastanti emozioni, e la giovanissima età a partire dalla quale si dispone del cellulare.
Così, uno studente su due risponde di aver assistito a episodi di bullismo e supera il 30% quella di chi dice di averlo subito. Certo il fenomeno cambia faccia, è fatto più di offese, prese in giro, esclusioni, che feriscono anche perché avvengono nel periodo in cui si perde l’equilibrio raggiunto con l’infanzia e si affronta lo scalino del passaggio dalle medie alle superiori. A prevalere è Il bullismo cosiddetto “indiretto”, sul quale intervenire anche cercando di rafforzare l’autostima dei ragazzi che lo subiscono, la loro capacità di sentirsi “grandi, competenti, giusti”.
C’è grande attenzione nelle scuole del territorio, ognuna con proprie peculiarità e priorità di intervento, attrezzate per monitorare e per intervenire tempestivamente anche con il coinvolgimento della famiglia, dei genitori, che restano i principali argini per lo sviluppo affettivo e morale dei figli.
Infine, un riconoscimento di profilo nazionale. Mercoledì in 500 istituti scolastici italiani e ad oltre 30.000 studenti sarà proiettato il lungometraggio sul tema della violenza fisica e psicologica in età adolescenziale, prodotto dai ragazzi di REC Academy: "Tra le Stelle e il Mare - Ritorno a Pietrarubbia". Il film è stato realizzato tra Romagna e Marche anche con il contributo di SGR per la Scuola.