Sono diretti a Varsavia e all’ex campo di concentramento e di sterminio di Lublino-Majdanek, in Polonia, i 48 studenti riminesi del viaggio della memoria, organizzato dall’Attività di Educazione alla Memoria del Comune di Rimini, che sono in in viaggio da questa mattina, fino al prossimo sabato 12 ottobre.
“Ho pensato, per questo viaggio in Polonia - sottolinea Laura Fontana, Responsabile del progetto - a due destinazioni importanti che sono Varsavia e Lublino-Majdanek. La prima per studiare ciò che rimane della presenza ebraica polacca, che alla vigilia della guerra era la comunità più numerosa in Europa e che è stata completamente distrutta dalla Shoah. La seconda destinazione è stata invece scelta per far conoscere la storia di un campo molto particolare, il campo di concentramento e di sterminio di Lublino-Majdanek, che è stato uno dei pochissimi campi che ha combinato la funzione di concentramento , prigionia e lavoro forzato, con quella dello sterminio di massa con il gas, principalmente dei suoi prigionieri ebrei. E’ un campo inoltre dove sono stati internati 220 italiani, la maggioranza dei quali aveva tra i 18 e i 30 anni. Sarà l’occasione di far conoscere ai nostri studenti quindi anche un pezzettino della storia tragica delle deportazione italiana e parlare loro di adolescenti, cioè di ragazzi che hanno la loro stessa età e stimolare un interessante spunto di studio e discussione.”
Se Anna Frank in quegli anni drammatici scriveva su un diario, oggi i ragazzi usano social network come Instagram, per raccontare le loro suggestioni, scrivere i loro pensieri e postare le foto fatte durante l’esperienza del viaggio memoria. E’ proprio con l’uso di queste piattaforme di comunicazione che si vuole coinvolgere gli studenti, durante il viaggio della memoria. Un’attività di testimonianza social che attraverso l’ hashtag #viaggiomemoriaRN2019, verrà sviluppata dai ragazzi, attraverso una redazione coordinata dall’ufficio stampa del Comune, per lasciare loro stessi una traccia, con fotografie, video, testimonianze e racconti di quello che vivono.