“Serve al più presto una soluzione che garantisca l’imprescindibile esigenza di sicurezza sull’arenile ma senza penalizzare il turismo. Queste nuove direttive rischiano di compromettere il grande impegno che come Amministrazione mettiamo in campo per allungare la stagione. L’impatto più forte e critico lo vedremo ad aprile e maggio quando le spiagge torneranno a riempirsi ma gli stabilimenti non saranno pronti ad accoglierli, con grave danno economico e anche di immagine della nostra regione che ha fatto da sempre dell’accoglienza il proprio motore e biglietto da visita. Ci sono ancora ospiti nei nostri alberghi, ma si trovano a usufruire delle nostre spiagge a servizi ridotti. Non è questa la cartolina ricordo che vogliamo far riportare a casa ai nostri turisti”. La Sindaca Franca Foronchi interviene sull’ordinanza che impone agli stabilimenti balneari di garantire il servizio di salvamento anche dopo il termine della stagione (dopo il 22 settembre) se scelgono di continuare a fare elioterapia (ovvero a dare lettini e ombrelloni a pagamento). “Abbiamo già esteso il servizio fino alla terza settimana di settembre. Una misura che si è armonizzata perfettamente con le peculiarità del nostro territorio. Ma questa nuova direttiva sta richiedendo un ulteriore impegno che mette in difficoltà gli operatori – interviene l’Assessora al demanio Claudia Gabellini -. La nostra spiaggia è una ricchezza per tutti, punto di riferimento per la città, non solo per i turisti. Ci auspichiamo che si trovino dei correttivi che realizzino un punto di incontro tra l’esigenza di sicurezza delle spiagge e quella dell’effettivo potenziamento e destagionalizzazione dell’accoglienza”.
Un tema sul quale la Sindaca Foronchi ha fatto il punto insieme con gli operatori del settore, tra cui il presidente dei bagnini Roberto Baldassari. “Siamo molto amareggiati, questa ordinanza ha svuotato le nostre spiagge – ha detto Baldassari – così non riusciamo a dare un servizio che invece abbiamo sempre garantito. Fino allo scorso anno chiudevamo a metà ottobre. Ora mi trovo a vedere clienti che vagano in cerca di ombrelloni e lettini. In 50 anni che faccio il bagnino non mi è mai successo di dire no a un cliente. Questa direttiva è un vero autogol per la nostra regione, nella nostra realtà non sta in piedi. Chiediamo un ripensamento che tenga insieme sicurezza e accoglienza turistica”.