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Cronaca 16:52 | 21/11/2022 - Rimini

I dati sulle cattive abitudini degli automobilisti registrate nei primi 10 mesi dell’anno

Sono ancora tante purtroppo le violazioni dei conducenti di veicoli che sono legate ai “comportamenti della strada”, norme che disciplinano, tra l’altro, l’osservanza dei limiti di velocità, l’uso dello smartphone al volante, la distanza di sicurezza, la precedenza, ecc.. Comportamenti identificati come le principali cause di incidenti stradali, se si considera che tre sinistri su quattro - secondo alcune statistiche nazionali - sono dovuti alla distrazione e che una delle cause principali della scarsa concentrazione dei conducenti è proprio l'utilizzo dello smartphone. Cattive abitudini che anche gli automobilisti riminesi non vogliono abbandonare.

Se si confrontano  infatti i dati dei report forniti dagli uffici della Polizia Locale emerge che sono perfettamente in linea - anche con un lieve aumento - le violazioni registrate alla fine del mese di ottobre scorso, con quelle riscontrate nello stesso intervallo di tempo del 2021.
Le sanzioni elevate ad esempio per l’omesso uso delle cinture di sicurezza erano 224 al 31 ottobre 2021, quelle di quest’anno sono arrivate a 234. Così come l’uso del telefonino durante la guida: 314 sanzioni elevate alla stessa data del 2021, contro le  326 del 2022. Un trend che si riflette anche per le restanti gravi violazioni che - nello stesso intervallo temporale (fino a ottobre 21 e fino a ottobre 22) - vanno dalla precedenza dei pedoni sulle strisce pedonali (31 contro 48); alla sosta nello spazio per invalidi (224 contro le 275 di quest’anno) fino alla sosta sulle strisce pedonali - unico dato in calo -  (726 contro 656) e la mancata assicurazione, che dalle 199 sanzioni elevate del 2021 è passata al numero di 236.  Un report, quello del 2022, che registra anche numeri elevati per quanto riguarda la velocità contesta dall’articolo 141 che ad oggi - dall’inizio dell’anno - è arrivato a 387 sanzioni notificate su strada, oltre alle 71 per la mancata mano da tenere e le 43 per la mancata distanza di sicurezza.

Il dato che però salta più agli occhi quello della guida in stato d’ebrezza che ad oggi, da inizio anno, ha portato ad elevare 221 sanzioni previste dall’articolo 186, di cui 132 di carattere penale e 89 amministrative, mentre le patenti ritirate sono state complessivamente 180. Erano 202 (97 penali e 105 amministrative) quelle elevate complessivamente in tutto il 2021, con 144 patenti ritirate.

Numeri pericolosamente in crescita che la dicono lunga su un tipo di comportamento alla guida irresponsabile, in alcuni casi anche da parte di giovanissimi, che in questo modo mettono a rischio la propria vita e quella degli altri. Secondo alcuni studi infatti un solo secondo di disattenzione al volante, a una velocità di 50 km/h, significa percorrere quindici metri di buio e la distrazione al volante è la prima causa di incidenti in Italia, più che il mancato rispetto della precedenza e dell’eccesso di velocità.

Anche il dato legato alla sicurezza dei pedoni è un grande segnale di attenzione in quanto il report della Polizia Locale evidenza come siano aumentati gli incidenti stradali con investimento di pedone che nei primi 10 mesi del 2022 è arrivato al numero 87, contro i 62 che complessivamente erano stati rilevati in tutto il 2021. 

Per quanto riguarda invece anche le altre cause di sinistri stradali è stato accertato che guidare con il telefonino in mano allunga i tempi di reazione di circa il 50%. Mandare un messaggio equivale a guidare al buio per 10 secondi, digitare un numero di telefono a 7 secondi di buio e farsi un selfie a 14 secondi di buio, cioè dai 300 ai 500 metri di strada percorsi bendati. L’Anas infine ha stimato che per fermare il veicolo mentre si usa il cellulare occorrono 39 metri, 31 in più di quanti basterebbero in condizioni normali.