La nuova congiuntura negativa figlia della pandemia, in casa Raschi è arrivata in un momento di riflessioni profonde e nuove sfide. E’ andata a intersecarsi con quello che era ed è un desiderio e non una necessità di cambiamento. Il lockdown, pur nella sua tragicità umana ed economica, si è rivelato l’occasione di staccare veramente la spina, fermarsi a riflettere, pensare e ripensarsi “per ripartire non da nuovi piatti e menu rivoluzionati, ma dalla forza del pensiero, della creatività, dall’aggregazione e dalla contaminazione”.
“Da qualche mese siamo al lavoro su un nuovo ristorante, il terzo dopo lo storico Guido sulla spiaggia di Miramare e Il Mare di Guido a Fico Eataly World a Bologna: si tratta di Augusta, la nuova sfida con cui da giugno il desiderio di cambiamento in atto abbraccerà il centro storico chiudendo un cerchio ideale che trae linfa dal mare e dalle nostre radici per legarsi a filo doppio a quelle del territorio che ci ospita. Augusta sposa il nuovo rinascimento di Rimini che ha per emblema il limitrofo risorto Teatro Galli (non a caso scelto per l’immagine del nuovo corso) e si fa cartolina ideale e fotografia della ripartenza della Guido Srl e della città” spiegano i fratelli Gianluca e Gianpaolo Raschi, che hanno portato quello che era un capanno costruito nel 1946 sulla sabbia da nonno Guido a fregiarsi della stella Michelin per il tredicesimo anno consecutivo.
In quello che vuole essere un ripensamento a 360 gradi, “l’ingresso nel gruppo di Paolo Bissaro va oltre l’arricchire un’azienda che consideriamo grande famiglia con un nuovo validissimo chef” proseguono: “Paolo non sarà solo un consulente cuoco, ma il trait d’union di una visione rinfrescata da una terza competenza vitale per animare il confronto necessario a trasformare il neonato Guido Lab in un laboratorio di ricerca che si farà fulcro di una filosofia da declinarsi in varie direttrici in ciascuno dei tre ristoranti. Ognuno con la sua anima, ma dal pensiero comune”.
Da un lato rispondendo alla necessità di confermare quello che sono Guido e la sua storia, dall’altro focalizzandosi sulla capacità di reazione agli effetti del lockdown, su un’economia possibile e su come trasformare la crisi in occasione di crescita ragionando strategicamente da azienda per intercettare sentiment e bisogni del mondo che esce dal Coronavirus. “Attraverso un grosso lavoro sulla sicurezza del cliente e degli operatori che stiamo progettando da settimane miriamo a fare di Guido non solo il ristorante stellato per un’ottima cena, ma il teatro di un’esperienza di esclusiva normalità: vogliamo cioè trasformare quello che può apparire un ossimoro in un punto di forza, creare una sorta di stargate in cui poter vivere momenti di qualità respirando tranquillità sanitaria pre Covid-19. Ci prenderemo il tempo necessario per riuscirvi, senza forzare le cose e rivisitando leggermente anche qualche proposta” anticipano Gianluca e Gianpaolo Raschi e lo stesso Paolo Bissaro, che hanno in serbo per Augusta e il centro storico una situazione innovativa di tutt’altro tenore con cui ripartire a braccetto con il rinascimento riminese.