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Cronaca 10:09 | 10/03/2018 - Rimini

Il Comitato ProRimini su microaree e nomadi

Sono sempre tesi i rapporti tra la pubblica amministrazione ed i residenti delle microaree interessate sulla questione nomadi. Il sindaco Gnassi ha ribadito pubblicamente, scegliendo i propri canali, l'intento (peraltro già noto) dell'amministrazione comunale in proposito. Ad intervenire è oggi il Comitato ProRimini che precisa alcuni punti rispetto al tema dello smantellamento del campo di via Islanda. "Il Comitato ProRimini - si legge in una nota - condividendo la necessità di smantellare il campo di Via Islanda, anche al fine di sottrarre dalla condizione di marginalità i soggetti, soprattutto minori, ivi residenti, non comprende, tuttavia, la pervicacia con la quale il Sindaco, i suoi assessori, e la compagine politica che lo sostiene, subito dopo le elezioni, hanno inteso rimarcare l'intento di adottare un progetto che la cittadinanza, per molteplici motivazioni, ha tanto contestato. Le criticità emerse consiglierebbero di propendere per soluzioni ben diverse e condivise dalla gente, come puntualmente prescritto dalle normative interne e dalle raccomandazioni Comunitarie, che indicano nelle soluzioni abitative convenzionali quelle più opportune per l'inclusione. Anzichè continuare a sostenere a testa bassa un progetto insensato, che in alcun modo integrerà i soggetti coinvolti, moltiplicando le spese pubbliche, invitiamo dunque il Sindaco ad una considerazione completa delle prescrizioni regionali, nazionali e comunitarie di cui necessita tenere conto nell'affrontare adeguatamente questa questione, smettendo di nascondere le gravi criticità facendo continuo riferimento alle sole parti delle normative che fanno comodo. Come Comitato costituitosi con lo scopo non solo di contestare la soluzione delle micoraree, (non "soluzioni abitative monofamiliari" ai sensi della Delibera di Giunta Regionale n. 43/2016 che prevede la possibilità di inseduare in una microarea sino a quindici soggetti), manteniamo la disponibiltà ad un confronto costruttivo per la stesura di un progetto alternativo. Ribadiamo - si concude - al riguardo la nostra ferma contestazione alle promesse, anche ieri ribadite dall'assessore Lisi in Consiglio, di coinvolgere rappresentanze dei cittadini solo dopo l'approvazione del progetto, e non prima. Come quest'ultima ben sa, le eventuali osservazioni saranno ammesse solo per soggetti portatori di interesse diretto e, di certo, non comporteranno alcuna variazione al progetto delle microaree. Sarebbe un peccato se l'amministrazione si lasciasse sfuggire questa opportunità di rimarginare lo scollamento che si è creato con i cittadini"