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Cronaca 16:30 | 14/11/2024 - Rimini

Il miracolo del cane da caccia Lorenz, oggi irriconoscibile

La storia di Lorenz, un giovane setter da caccia, è una di quelle che toccano il cuore e racchiudono l’impegno degli operatori del canile Stefano Cerni di Rimini. Questo quattro zampe è arrivato al canile il 23 febbraio, in condizioni disperate: emaciato, privo di forze, segnato da una dermatite diffusa e da un grave stato di salute. A complicare ulteriormente la situazione, la positività alla leishmaniosi, una malattia infettiva che, se non curata adeguatamente, può rivelarsi fatale per i cani, attaccando pelle e organi interni. 

Trovato abbandonato a San Vito, senza microchip e senza nessuno che lo reclamasse, Lorenz era così traumatizzato da presentare uno stato quasi catatonico, spaventato da qualsiasi tentativo di contatto umano. 

L’iter di cura, infatti, è stato lungo e complesso, quasi un miracolo: appena varcati i cancelli della struttura comunale di San Salvatore, le professioniste e i professionisti del canile gli hanno da subito fornito una terapia farmacologica per combattere la leishmaniosi, affiancando il tutto a una dieta equilibrata per farlo riprendere. Ogni giorno, con dolcezza e pazienza, il team gli ha dato così il sostegno necessario per recuperare fisicamente, ed emotivamente, forza ed energia.  

Inizialmente terrorizzato e molto affaticato, Lorenz piano piano ha iniziato ad aprirsi e stare via via sempre meglio, lasciando intravedere, come raccontano dal Canile, “una dolcezza infinita”. A fine settembre, poi, la notizia più bella, ovvero la disponibilità di una famiglia affidataria ad accoglierlo in casa, dove tuttora vive circondato dall’amore dei suoi padroni.  

Quella di Lorenz è una storia di rinascita di un cane arrivato in condizioni drammatiche, ma che, giorno dopo giorno, grazie alla professionalità e all’accoglienza del canile comunale – gestito dalla cooperativa Cento Fiori – ha avuto la possibilità di andare incontro a un nuovo futuro.  

Guardando le sue foto di oggi, rispetto a quelle inziali, appare quasi irriconoscibile: il pelo è ricresciuto, ha recuperato peso, è energico e ama farsi coccolare.    

Molti degli amici a quattro zampe che entrano in canile hanno un vissuto legato ad abbandoni o violenze fisiche nei loro confronti che, oltre a lasciare segni sul corpo, hanno delle ripercussioni psicologiche. Ma qui trovano una nuova speranza. Attualmente i cani ospiti sono 48, più 17 nella struttura a Vallecchio.