Ha 64 anni Stefano Pagliarani. Ha lavorato all’Enel e ora si gode la meritata pensione. Nella sua Santa Giustina coltiva una grande passione che è quella dell’andare in bici. Il fisico è integro e il piacere di muoversi immutato negli anni. Tanto che il "nostro" il 27 giugno scorso alle 6 del mattino è partito dalla sua abitazione in sella alla sua “Guendalina” (il nome con cui ha battezzato la Gravel Scott adattandola alla bisogna) ed è partito direzione Noto in Sicilia. Nove giorni pedalando dalle 5,30 del mattino alle 17. 170-180 km al giorno con soste obbligatorie per rifornirsi di acqua e cibo. Il 6 luglio è arrivato a Noto, unico passaggio non in bicicletta quello del traghetto che lo ha portato da Villa San Giovanni fino alla Sicilia.
“Quando sono arrivato lì – racconta Stefano – ho saputo di un ragazzo in motorino che dalla provincia di Udine era arrivato fino a Porto Palo di Capo Passero che è il comune più a sud d’Italia e d’Europa. Io ero a 30 km di distanza e allora ho deciso di raggiungerlo. Ho ricevuto un’accoglienza strepitosa con sindaco, Giunta e tanto di attestato”.
Ma come mai, abbiamo chiesto, la decisione di andare in bici per così tanti km., oltre 3mila fra andata e ritorno in 25 giorni? “Lo scorso anno – dice Stefano – avevo regalato una statuetta di Santa Teresa al Monastero delle Carmelitane di Noto. E loro, per ringraziarmi, mi avevano invitato a raggiungerle un giorno anche in bicicletta conoscendo la mia passione. Detto e fatto”.