L’assemblea dell’Ordine dei Commercialisti e degli Esperti Contabili di Rimini ha approvato il bilancio consuntivo per l’esercizio 2019 e l’occasione è stata utile a fare il punto sulla situazione economica sul territorio. Nella sua relazione il Presidente Giuseppe Savioli (nella foto) ha rimarcato il peso della pandemia sull’economia locale, in particolare sull’industria dell’accoglienza. “Su un Pil di 9,8 miliardi il turismo ne vale 4,6, il 53%. Ogni abitante ne beneficia mediamente per 13.700 euro, solo Bolzano in Italia è sopra questi livelli con Venezia al terzo posto. Benefici economico garantiti da 16mila imprese con almeno 70.000 addetti. Stimiamo una perdita fra il 20 e il 30% e si tratta di ben oltre il miliardo di euro”.
“La piccola dimensione delle imprese – ha proseguito Savioli - rappresenta un fattore di rischio perché non consente di dotarsi di risorse adeguate ad affrontare queste crisi così profonde. Difficoltà nell’approvvigionarsi di risorse finanziarie, mancanza di risorse umane adeguate a questi frangenti, relazioni internazionali limitate sono tutti fattori che rischiano di rendere ancor più difficile una risalita. Il volume di attività sarà comunque molto ridotto, il fatturato contenuto, ed il contributo al valore aggiunto provinciale drasticamente tagliato. Servono aiuti rapidi e mirati, ma serve anche un progetto condiviso perché questa è anche un’occasione per eliminare antiche mancanze”.
Da considerare anche le storture di alcuni provvedimenti. “Il contributo a fondo perduto assegna sostegno alle imprese che hanno avuto un calo del fatturato nel mese di aprile 2020 superiore ad un terzo rispetto a quello di aprile 2019. Ma se una attività stagionale lo scorso anno in aprile era chiusa, è fuori da questa possibilità. Al contrario, chi per qualche motivo dopo aprile ha recuperato, potrà riceverlo. Per non parlare dei vari contributi a pioggia, gestiti da società pubbliche incapaci dal punto di vista organizzativo di sostenere tale mole di lavoro. Oppure la difficoltà di accedere ai finanziamenti garantiti dallo Stato: dopo un mese, una impresa su dieci l’aveva ottenuto”.
Stesse difficoltà sul bonus vacanza. “Non arriva denaro, ma un credito d’imposta compensabile con altri tributi, quindi non si traduce in cassa se, come probabile, eccede di molto i tributi da versare. Non aiuta quindi nell’immediato quelle imprese del settore turistico che stanno soffrendo mancanza di liquidità e devono ancora ripartire”.
In questo contesto, Savioli ha richiamato il rischio di infiltrazioni mafiose, garantendo pieno coinvolgimento dell’Ordine dei Commercialisti ai tavoli preposti in Prefettura, in Provincia e nelle commissioni dedicate. “Le condizioni di difficoltà finanziarie in cui verseranno molte imprese, soprattutto del settore turistico, potrebbero renderle obiettivi di organizzazioni criminali volte a riciclare denaro di provenienza illecita. Le zone più ricche della nostra regione sono già state infiltrate pesantemente da organizzazioni mafiose. Dobbiamo stare attentissimi ad evitare questo cancro perché il denaro facile oggi per qualcuno potrebbe rappresentare una malattia peggiore del CIVID-19, domani, per tutti. Una volta infiltrate le organizzazioni mafiose alterano il gioco della concorrenza, estendendo via via la propria influenza, espellendo dal mercato le imprese sane, come un vero e proprio tumore che progressivamente uccide le cellule sane”.
In conclusione, da Savioli anche il riferimento anche all’impegno dell’Ordine nel corso della pandemia, con le donazioni all’AUSL, ai colleghi colpiti dalla crisi, con l’impegno ad alleggerire le difficoltà nell’operatività degli studi professionali, col servizio di segreteria sempre aperto.