Per info e segnalazioni:
geronimo it luxury-dog-madre-e-figlio-ai-vertici-della-banda-A7576 004 Per info e segnalazioni: +39 3339968310 -
Cronaca 13:46 | 22/07/2019 - Rimini

Luxury dog, madre e figlio ai vertici della banda

Il 21 giugno scorso le Autorità slovacche hanno accolto la richiesta di consegna allo Stato italiano di due indagati che, nell’ambito dell’indagine “Luxury Dog”, volta a smantellare un’associazione a delinquere dedita al maltrattamento di animali, alla produzione di falsi pedigree ed alla truffa, colpiti da Mandato di Arresto Europeo emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari di Rimini, Dott. Vinicio Cantarini, furono arrestati in Slovacchia lo scorso mese di febbraio. Il personale del Servizio Cooperazione Internazionale di Polizia ha pertanto preso in consegna presso la città di Vienna O.A., cittadina slovacca classe ‘65 ed il figlio S.J. classe ’86, personaggi ritenuti in posizione di vertice dell’associazione a delinquere, attualmente detenuti presso il carcere di Rebibbia, in attesa di essere interrogasti dal GIP. Con la consegna da parte delle autorità slovacche, al termine di una lunga procedura di vaglio del materiale di indagine svolta da quelle autorità, sono stati assicurati alla giustizia tutti i soggetti ritenuti responsabili di gravi reati ai danni di cuccioli di animali in tenerissima età.   

Nel corso dell’attività di indagine, infatti, era stata dimostrata l’esistenza di una vera e propria organizzazione criminale specializzata nell’importazione illecita di animali da compagnia (prevalentemente Bulldog francese, Barboncino Toy), avente quale base operativa la Slovacchia; da dove un cittadino italiano assieme alla moglie slovacca ed al figlio, provvedeva al reperimento dei cuccioli presso allevamenti abusivi gestiti da contadini locali o presso mercati settimanali dediti alla vendita degli animali.  I cuccioli venivano pagati tra i 30 e i 100€ e rivenduti in Italia per cifre comprese tra 1000 e 1800 €.

Le principali figure ai vertici dell’organizzazione risultano essere state già coinvolte in 116 reati della stessa indole commessi in vari luoghi. L’attività illecita ha fruttato ai membri dell’organizzazione oltre un milione di euro.              

Durante l’attività erano stati recuperati circa cento cuccioli i quali, dopo le necessarie cure veterinarie, erano stati affidati a famiglie che si erano rese disponibili ad accoglierli. Tutti i cuccioli recuperati godono di ottima salute e sono stati affidati alle famiglie alcune delle quali hanno continuato a mantenere un rapporto con gli investigatori tenendoli informati sulle condizioni e condividendone piccoli momenti di vita quotidiana.