La Polizia di Stato di Rimini ha denunciato per Resistenza a Pubblico Ufficiale un 43enne originario del riminese, che non ha esitato a compiere manovre folli e pericolosissime per sottrarsi, senza riuscirci, all’alt intimatogli da una pattuglia della Sottosezione della Polizia Stradale di Riccione.
E’ accaduto qualche giorno fa quando i poliziotti, in servizio di vigilanza stradale a Rimini in zona Miramare, hanno deciso di sottoporre a controllo l’uomo, alla guida di un ciclomotore che, dai controlli in banca dati, risultava non aver effettuato la revisione periodica obbligatoria.
Gli agenti hanno intimato l’alt azionando lampeggiante e sirena, oltre a mostrare anche la paletta di segnalazione manuale; lui, dopo aver inizialmente fatto finta di rallentare e accostare, per tentare di far perdere le sue tracce ha trasformato la strada in un vero autodromo effettuando manovre spericolate, effettuando sorpassi a destra e a sinistra tagliando la strada a numerosi veicoli.
Giunto a Riccione, con una manovra scellerata il 43enne ha imboccato il passaggio pedonale che adduce alla pista ciclo-pedonale lungo il Marano, incurante della presenza di numerose persone che hanno rischiato di essere travolte.
I poliziotti, costretti a interrompere l’inseguimento per non creare ulteriori pericoli per pedoni e ciclisti presenti, non si sono però dati per vinti: grazie al supporto della Centrale Operativa sono risaliti in tempo reale al suo indirizzo di residenza in un comune riminese vicino e vi si sono fiondati, sorprendendo l’uomo proprio mentre metteva il cavalletto al motorino, convinto ormai di averla fatta franca.
I controlli dei documenti in banca dati hanno consentito di accertare che l’uomo, già molto conosciuto dalle forze di polizia della zona per vari precedenti penali e sottoposto alla misura di prevenzione dell’avviso orale emessa dal Questore di Rimini, era privo di patente di guida perché gli era stata revocata nel 2016 e che il mezzo era privo di assicurazione in quanto la targa presente era abbinata ad un altro motorino.
Per tutte le manovre pericolose messe in atto per darsi invano alla fuga e per l’assenza di patente e assicurazione i poliziotti, oltre a denunciarlo per Resistenza a Pubblico Ufficiale, hanno contestato al 43enne infrazioni al codice della strada per oltre 6.000 euro di sanzioni pecuniarie, oltre a sottoporre a sequestro il ciclomotore, su cui sono in corso approfondimenti per verificare se sia stato o meno oggetto di furto.