L'Amministrazione comunale ha stanziato un nuovo fondo di 217 mila euro per abbattere le rette dei servizi educativi 0-6 anni, per le mense, i centri estivi e rimborsi relativi al periodo di sospensione dal servizio per il COVID. Inoltre, ha anche aderito alla misura straordinaria regionale per ampliare l'offerta di 15 posti nella fascia da 0-3 anni con un investimento di più di settantamila euro a sostegno delle famiglie per il diritto allo studio, con il coinvolgimento dei servizi privati, ai fini dell'accesso al sistema integrato dei servizi educativi per l'infanzia. Questo intervento è l'esempio lampante di come una strategia di tipo economico messa in campo dall'Amministrazione Comunale che ha saputo cogliere le opportunità della Regione Emilia Romagna, si associ anche al dovere di protezione sociale verso le famiglie e le fasce più deboli della popolazione. Un intervento che produce effetti positivi su aspetti decisivi che riguardano il nostro futuro, il futuro della nostra città e del nostro,paese, come la capacità di apprendimento delle nuove generazioni, l'occupazione, la tenuta dei nuovi genitori, le opportunità per chi proviene da contesti svantaggiati. Il nido in particolare, rappresenta il primo strumento di conciliazione dei tempi di vita e lavoro. Il supporto a madri e famiglie nei primi anni di vita del bambino è importantissima sia per il sostegno alla genitorialita' che è alle prime prove, sia per la possibilità per le donne di non tendere il posto di lavoro. Perciò, l'intervento economico dell'Amministrazione a sostegno delle famiglie qualifica ulteriormente il nostro welfare locale che non perde di vista le priorità sociali come l'istruzione, il lavoro, la salute e le pari opportunità, a garanzia dei diritti fondamentali e delle libertà sancite dalla nostra Costituzione.
Cronaca
20:05 - Romagna