La città di Rimini si prepara a celebrare il ricordo e l’eredità di tre personalità chiave della storia locale e nazionale che, nel corso della loro vita, hanno dato lustro alla cultura, al giornalismo e all’impegno sociale. Nei prossimi giorni, infatti, si susseguiranno tre cerimonie aperte alla cittadinanza di intitolazione di rotatorie e piazze cittadine alla memoria di figure indimenticabili, come Alberto Melucci, Sergio Zavoli ed Enzo Tortora. Si parte mercoledì 27 novembre, alle ore 15.30, con l’intitolazione ad Alberto Melucci della rotatoria situata alla Gaiofana, tra le vie Freud, Tondelli e Manzi. Nato a Rimini nel 1943 e scomparso nel 2001, Melucci è stato un sociologo di fama internazionale, noto per i suoi studi sull'analisi dell’azione collettiva, sull'identità e il mutamento culturale. Professore ordinario di sociologia dei processi culturali all’Università di Milano, il riminese ha anticipato molti dei temi centrali del dibattitto di oggi.
Il secondo appuntamento è previsto per sabato 30 novembre alle ore 11.30, con la cerimonia di intitolazione alla rotatoria tra le vie Flaminia, Pascoli e Flaminia Conca che, d’ora in avanti, porterà il nome del giornalista e conduttore televisivo Enzo Tortora, noto per la sua lotta per la giustizia. Accusato ingiustamente, visse un lungo calvario giudiziario che si concluse con la sua assoluzione, diventando un simbolo di integrità, resistenza e impegno per il rispetto dei diritti civili e per la verità.
L’ultimo evento si terrà domenica 1° dicembre, alle ore 15.30, con l’intitolazione al grande giornalista italiano e romagnolo Sergio Zavoli, a cui è dedicato un luogo centrale della vita del Borgo San Giuliano, ovvero l’area pedonale tra viale Tiberio e la Piazza sull’Acqua. Nato nel 1923, Zavoli, che tutti conoscono, oltre che scrittore, è stato un maestro indiscusso del giornalismo e l’ideatore di trasmissioni di successo. Autore di opere memorabili come La notte della Repubblica, Zavoli ha saputo raccontare con sensibilità e profondità i momenti più complessi della storia italiana, con un’attenzione particolare alle problematiche sociali e morali. Grazie al suo lavoro e alle sue intuizioni, il suo modo di fare giornalismo continua a ispirare il mondo della comunicazione.
"L’intitolazione di queste rotonde e piazze ad Alberto Melucci, Enzo Tortora e Sergio Zavoli non è solo un omaggio a tre grandi figure che hanno segnato la storia della cultura, della giustizia e del giornalismo, ma un gesto di profondo significato per la nostra comunità - è il commento dell’assessore alla toponomastica, Francesco Bragagni - Attraverso questi spazi, che portano i loro nomi, vogliamo custodire la forza del loro operato, ma anche trasmettere alle future generazioni i valori che hanno incarnato: il coraggio di affrontare le sfide del proprio tempo, la ricerca della verità e l’impegno per il progresso sociale".