Due indizi fanno una prova, tre costituiscono una certezza: l’amministrazione di Novafeltria genera un paradosso e conferma la sua vera posizione sull’allevamento intensivo alla Cavallara
Si dice che due indizi facciano una prova, ma cosa succede quando gli indizi diventano tre?
Ci sono tutte le condizioni, ci sembra, per parlare di una certezza.
In questo caso, la certezza è la posizione favorevole dell’amministrazione comunale di Novafeltria verso il funesto allevamento intensivo Fileni in costruzione alla Cavallara di Maiolo. Il primo indizio l’aveva dato il sindaco in persona, Stefano Zanchini, quando definì il progetto un valore aggiunto per la vallata (novembre 2022, prima che l’opposizione popolare divenisse manifesta costringendolo a un clamoroso dietrofront).
Il secondo indizio era stato il ritardo ingiustificabile, oltre un mese, con cui l’amministrazione di Novafeltria si era decisa a trasmettere alla Regione Emilia-Romagna il famoso ordine del giorno congiunto – atto fortemente voluto e proposto dalla minoranza in Consiglio Comunale – con cui il Comune formalizzava la propria contrarietà al progetto.
Arriva ora in occasione del Consiglio dell’Unione dei Comuni Valmarecchia, tenutosi a Santarcangelo venerdì 28 aprile, il terzo indizio che trasforma la prova in certezza. Al termine della seduta, il Consiglio ha approvato un ordine del giorno che impegna la Giunta a promuovere l’istituzione di una commissione chiamata a vigilare sull’allevamento e con il potere di proporre la revoca delle autorizzazioni o la sospensione delle attività. Un atto che, pur non contribuendo all’obiettivo condiviso dal PD di Novafeltria di evitare che il polo avicolo veda la luce, introduce strumenti importanti di monitoraggio nel caso in cui tale risultato non dovesse essere raggiunto. Promosso dai consiglieri Patrick Wild, Letizia Valli, Alessandro Tosarelli, Francesca Mascella, Emanuel Peruzzi e Luca Sartini, l’ordine del giorno ha registrato l’astensione di Ilaria Sebastiani, Consigliere di maggioranza del Comune di Novafeltria. Nelle aule di un tribunale si direbbe che l’astensione del Consigliere Sebastiani prova al di là di ogni ragionevole dubbio la posizione dell’amministrazione Zanchini, aggiungendo altresì un’aggravante: non solo il sindaco di Novafeltria considerava l’allevamento intensivo una risorsa importante, ma ora un componente della sua maggioranza decide di non esprimersi sull’istituzione di un meccanismo di vigilanza efficace. Ancora peggio: il provvedimento approvato dal Consiglio dell’Unione dei Comuni auspica l’introduzione di un dispositivo che consenta alla futura commissione di verificare la correttezza nell’adozione del provvedimento autorizzativo dell’allevamento. Astenendosi, Sebastiani si pone in contraddizione con l’ordine del giorno congiunto approvato dal Consiglio Comunale di Novafeltria, e dunque contraddice sé stessa e la propria maggioranza, generando un paradosso che può qualificarsi solo come un maldestro tentativo di dissimulare le proprie reali convinzioni.
Ora, siamo sicuri che i diretti interessati si scheggeranno le unghie sugli specchi, come di consueto, affermando di non aver ricevuto l’ultimissima versione del testo, di non aver avuto abbastanza tempo per valutare, o scuse simili. Non saranno altro che chiacchiere finalizzate a coprire con una spessa cortina di fuffa l’ennesima voce di un lungo elenco di omissioni, giravolte, ritardi (e finalmente anche paradossi) che devono essere imputati all’amministrazione comunale di Novafeltria nella vicenda dell’allevamento della Cavallara e di cui la giunta Zanchini dovrà rendere conto ai cittadini.