Partita ieri la fase operativa del Progetto "Piantiamo La Speranza". A circa 9 mesi da quando l'Amministrazione comunale ha ospitato presso il Comune di Coriano i ragazzi di casa Betania, è stato piantato il primo albero.
Alla presenza del Vescovo Mons. Francesco Lambiasi, del Prefetto di Rimini dott.ssa Alessandra Camporota, dei ragazzi delle scuole medie, insegnanti e istituzioni del Territorio, il primo albero è stato piantato nel giardino della scuola media Gabellini di Coriano.
"Piantiamo la speranza" ha voluto unire un progetto sull'ambiente finalizzato alla riqualificazione del verde nelle scuole e nei giardini pubblici, con il significato della rinascita, del rinnovamento che i ragazzi di Casa Betania vivono quando escono dal percorso alternativo alla detenzione e rientrano nella società, come persone nuove.
In questo momento l'Amministrazione vuole esserci per ciascuno di loro, piantando per ogni ragazzo uscito dal percorso riabilitativo un albero. Il metodo rieducativo applicato presso la casa famiglia infatti ha dimostrato una riduzione del 10% dei casi di recidiva da parte di chi ha commesso reati ed è tornato nella società. Casa Betania è la prima Casa famiglia multiutenza aperta dalla associazione Comunità Papa Giovanni XXIII 46 anni fa a Coriano per accogliere il primo ex carcerato malato psichiatrico, uscito dal carcere e rimasto solo, ai margini della società: Marino, tuttora presente presso la Casa.
Domenica Spinelli (sindaco di Coriano): ”E' in onore di Marino che oggi è stato piantato il primo albero, nella scuola media che confina proprio con Casa Betania. Da lui è iniziata la storia della casa famiglia della Papa Giovanni XXIII e da lui oggi iniziamo questo percorso che ha una duplice valenza per Coriano: l’attenzione all’essere umano a partire da chi la società scarta, come diceva don Oreste Benzi, perchè “L’uomo non è il suo errore” e l’attenzione all’ambiente. Ringrazio, a nome di tutta l’amministrazione comunale, tutte le autorità civili militari e religiose che hanno accolto il nostro invito ed in particolare il vescovo Mons. Francesco Lambiasi e il Prefetto dott.ssa Alessandra Camporota.”