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Cronaca 14:01 | 18/05/2019 - Santarcangelo

Pugni chiusi e sfottò prima ai fascisti e poi a Samorani

Succede un sabato mattina a Santarcangelo, al parco clementino. Un gruppetto di companeros vecchio stile capitanato dal consigliere comunale Zaghini, dall’assessore Danilo Rinaldi e dall’attuale segretario provinciale del Pd Filippo Sacchetti, minaccia la sicurezza dei santarcangiolesi dimostrando avversione nei confronti del gazebo regolarmente autorizzato di Forza Nuova. Srolotano uno striscione con sopra scritto “Il fascismo non è un’opinione, è un crimine” rischiando la reazione dei neofascisti che, come noto, se provocati sono capaci di tutto.

Succede però che da quelle parti ci sia anche Walter Vicario, consigliere provinciale e capogruppo consiliare di Forza Italia che documenta tutto sia con fotografie che con video. In uno di questi si vede addirittura che al passaggio del camion vela del candidato sindaco di centrodestra Domenico Samorani, il gruppetto di companeros si abbandona ad urli, fischi, schiamazzi e qualche frase offensiva. "Se questa è la democrazia – commenta proprio Vicario – che intendono portare in Consiglio comunale noi di Forza Italia prendiamo le distanze dall’atteggiamento di questo gruppo e dei tre più noti ossia Rinaldi, Sacchetti e Zaghini”.

L’assessore Sacchetti, ribadiamo di nuovo segretario provinciale del Pd, alza il pugno.Si nascondono dietro all’antifascismo – dice ancora Vicario – quando poi però passa il camion vela del nostro cabdidato imprecano ed offendono anche lui”.

Non si tratta di semplici militanti, ma nel caso specifico di due assessori e di un consigliere comunale. Serviva questa sceneggiata? Perché rischiare di provocare la reazione dei neofascisti nella pubblica via? Domenica 26 saranno gli elettori a decidere anche riflettendo su questo.

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