Nella mattinata del 2 dicembre, una delegazione organizzata da Radicali Rimini e composta anche da membri del gruppo civico Cattolica Futura e del collettivo Spazio Popolare "Anna Campbell" e da comuni cittadini ha visitato la casa circondariale di Rimini. La visita è stata organizzata nel contesto dell'iniziativa "Devi Vedere", promossa da Radicali Italiani, che si pone l’obiettivo di visitare le carceri in tutto il Paese, insieme alla cittadinanza affinché si possa fare esperienza della realtà penitenziaria e prendere consapevolezza di quello che è concepito come un luogo distante, anonimo, trascurabile, riguardo al quale, di norma, c'è assoluto silenzio e disinteresse da parte delle istituzioni e della politica.
"La situazione che abbiamo trovato - si legge in una nota - non è stata migliore di quella che avevamo osservato durante la precedente visita svolta a maggio di quest'anno. È necessario sottolineare la gravissima carenza di personale: sono circa 40 gli agenti che mancano all'appello e dei quali la casa circondariale avrebbe immenso bisogno anche alla luce dei sacrifici di coloro attualmente impiegati, costretti a turni da 8 ore (quando regolarmente dovrebbero farne 6) e a rinunciare a 5 giorni di ferie. Polizia penitenziaria che, nonostante tutto, svolge un ottimo lavoro, anche stando a quanto riportano alcuni detenuti. Riguardo le condizioni delle persone detenute, sono da segnalare le gravissime condizioni della prima sezione: mancano infatti lavatrici comuni, ci sono soltanto 3 docce funzionanti a disposizione di una popolazione di 30 detenuti e i bagni sono in condizioni igienico-sanitarie assolutamente critiche. Se a questo si aggiungono la ristrettezza delle celle e la densità che ne deriva, si può a ragione ritenere la situazione totalmente inaccettabile. Per quanto riguarda la parte rieducativa la casa circondariale si presenta con un calendario piuttosto fitto di iniziative; da segnalare il felice rapporto con l'associazione AVIS con cui ha sviluppato una fruttuosa collaborazione. Sappiamo -si prosegue - che la macchina burocratica sembra essersi cominciata a muovere verso la risoluzione dei principali problemi riscontrati, tuttavia, ad oggi, non si vedono miglioramenti. Faremo, ancora una volta, appello alle istituzioni chiedendo che intervengano per velocizzare questi processi la cui lentezza grava sulle condizioni dei detenuti e dei membri della polizia penitenziaria. Invitiamo inoltre la cittadinanza ad interessarsi di quella che è l'attuale situazione e, se lo vorranno, a vagliare con mano la stessa nelle future visite che organizzeremo".