Ancora pochi giorni per poter presentare la richiesta per accedere al contributo per l’abbattimento delle rette dei centri estivi in strutture aderenti al progetto regionale per la conciliazione vita – lavoro. Possono farne richiesta le famiglie con figli di età compresa tra i 3 i 13 anni, il cui reddito ISEE non superi i 35 mila euro e che rispondano ai requisiti presenti sul bando.
Il contributo sarà pari a 112 euro per settimana di frequenza, per un importo complessivo massimo di 336 euro per ciascun bambino.
Il termine per la presentazione della richiesta è martedì 30 giugno. Le famiglie interessate devono compilare il modulo presente sul sito web del comune di Misano nella sezione avvisi (http://www.misano.org/?IDC=84&ID=27751&page=1&fbclid=IwAR0H9h2u-T4GJTrWswhmPi5kRjOJUYk6sduC9zvJk94fiQRZ4xsnkTtFt7s) e consegnarlo a mano presso l’Ufficio Pubblica Istruzione (orario di ricevimento, dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 12:00; martedì e giovedì anche dalle 14:00 alle 16:00) o via-mail all’indirizzo: [email protected].
Il 30 giugno scadrà anche il termine per la presentazione delle domande per accedere ai contributi per il sostegno alle famiglie con bambini e adolescenti diversamente abili certificati che frequenteranno centri estivi privati che aderiscono al progetto regionale di conciliazione vita-lavoro.
L’importo del contributo sarà determinato sulla base delle richieste pervenute, fino ad esaurimento delle risorse disponibili. Per farne richiesta è necessario compilare il modulo presente nella sezione Avvisi del sito web del comune (http://www.misano.org/?IDC=84&ID=27747&page=1) e presentarlo all’ufficio pubblica Istruzione a mano, oppure via mail all’indirizzo ([email protected].
“I centri estivi rappresentano un momento di socialità importante per i nostri bambini e ragazzi, soprattutto dopo mesi di restrizioni a causa della pandemia ed in particolar modo per gli adolescenti diversamente abili – commenta il vicesindaco Maria Elena Malpassi -. Agevolarne l’accesso con un contributo alle famiglie che, per vari motivi, si trovano in ristrettezza economica è un impegno doveroso in questa fase di ripartenza”.