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Cultura 11:20 | 13/09/2023 - Rimini

Sabato 16 e domenica 17, spettacolo di inaugurazione dello spazio gestito dai soci fondatori di Cast Oro Teatro Ap

COSA SOGNAVA FEDERICO FELLINI?

“Tra risataccia, lazzi, fischi, un gruppetto di nottambuli trascina da un portone all'altro in piazzette e vicoli della vecchia Roma una lunga scala da pompiere. Lassù in cima c'è rannicchiato qualcuno.”

“Pratico affannosamente la respirazione artificiale a Giulietta che è distesa nuda sul fianco asciutto della mia vasca da bagno. Lentamente ritorna in vita, riapre gli occhi velati stanchissimi. Forse non voleva tornare in vita.”

“...sono truccato da clown e così mi presento negli uffici della Federiz sottosopra per lavori in corso, [...] tento di togliermi, dinnanzi ad un uno specchio, il trucco gessoso, ma assieme al cerone si sfalda la carne...”

“Mi hanno incarcerato e non so perché... [...] la mia situazione non ha via d'uscita”.

“Ho il cuore straziato dal presentimento che Giulietta morirà presto, piango e faccio a Dio una promessa...”

“Prigioniero in un castello cinese abitato da espertissime prostitute che indossano vesti da geisha. Queste etere sono ferocemente sadiche e conoscono l'arte più raffinata di giochi d'amore fantasiosi e crudeli...”

“Nel sogno Giulietta ha la grazia, la simpatia, dei primi anni del nostro matrimonio. Infantile, delicata, graziosa come allora...”

“Sono seduto a teatro. Nello stesso istante in cui mi accorgo di essere legato alla poltrona mi sento succhiato all'indietro e trasportato in alto...”

“Alla televisione russa proiettano l’immagine di Giulietta in atteggiamento di martire, sorriso estasiato e lacrime. Poi si vede il sottoscritto col cappellaccio di 8 e 1⁄2 che seduto sulla poltrona a ruote di un paralitico passa e ripassa da sinistra a destra due o tre volte...”

“Giulietta è al solito alterata dall'alcol. Non posso più resistere e sfogo piangendo la mia angoscia, il mio rimorso, il mio furore...”

“Non faccio altro che sognare merda. Mi cago addosso, sempre, ovunque, sento il puzzo, il fetore.”

“Sotto i portici di una piazza (mi sembra Rimini) vedo affisso un manifesto di "La strada". Riconosco Giulietta col suo sorriso buffo e triste. Qualcuno, non so chi, mi fa notare che dalle onde dove Gelsomina sembra nuotare emerge il suo culo nudo. Forse i nuovi distributori del film credono di attirare più pubblico con una "Gelsomina pornografica ".

Biglietti spettacolo LIVETICKET (no commissioni) https://ury1.com/zwfze oppure prenotazioni mail: [email protected] whatsapp: +39 338 4645884