Il rinvio dell’Econuotata, l’evento di sensibilizzazione con cui sabato 28 agosto si sarebbe dovuto concludere il Summer Camp ‘La NATURA del MARE’, non ferma ‘idee e azioni per l’ecosistema marino’, come specifica il sottotitolo del progetto. L’APS Basta Plastica in Mare sta infatti valutando di presentare denuncia per disastro ambientale. Nel mirino la plastica che gli allevamenti di mitili disperdono nelle acque di fronte alla spiaggia di Fiorenzuola di Focara, qui dove, non a caso, era fissato il traguardo di quella che voleva essere un’esortazione ecologica, per sensibilizzare l’attenzione sulla necessità di decretare questa zona area marina protetta. Un disastro documentato dai filmati realizzati dai Sub Rimini Gian Neri, che in una delle ultime immersioni nei nostri fondali, in un paradiso della biodiversità come ‘Le Piramidi’ (davanti a Miramare), hanno recuperato un’enorme matassa di plastica.
Forte la soddisfazione tra i promotori e co-organizzatori del progetto. “Più di 50 gli iscritti alle sessioni di lavoro del Summer Camp, fra studenti, funzionari di enti pubblici, professionisti tecnici. Nel corso delle giornate si è parlato e discusso di filosofia ambientale, sostenibilità, effetto serra e crisi climatica; di paradigma di sviluppo, di come riportare la natura nella nostra vita; ma anche di energie rinnovabili, usi del mare, costa, spazio marino e cambiamenti climatici; aree marine protette e resilienza delle aree costiere; conservazione della biodiversità della fauna marina; ecosistemi marini ed economia circolare; usi della plastica e inquinamento indotto; plastica nei mari, effetti delle particelle inquinanti sui microorganismi marini; mare Adriatico, mare dell'intimità tra colture e culture - riepiloga il professor Marco Zaoli, coordinatore del comitato scientifico del Summer Camp - Questo progetto, a cui è stato riconosciuto il patrocinio di tre Università, è stato capace di coinvolgere docenti, ricercatori ed esperti provenienti da otto diversi atenei e sette fra istituti, centri di ricerche marine e musei del mare, oltre al Consiglio Nazionale delle Ricerche e a referenti di primo piano del mare, archeologi e subacquei, ma anche scrittori ed artisti. Tutti entusiasti per il valore multidisciplinare, di condivisione delle conoscenze e delle competenze. Gli stessi studenti hanno chiesto di continuare a partecipare e a collaborare alle prossime attività di Basta Plastica in Mare. Unanime anche il consenso di docenti ed esperti, concordi nella creazione di un’Università del Mare costituita a rete fra università e centri di ricerca, quale organismo multidisciplinare che abbia come scopo la Natura del Mare, la sua conservazione, la diffusione delle conoscenze e delle competenze, il futuro delle prossime generazioni”.
Grande successo di pubblico inoltre per gli eventi serali organizzati nei tre Comuni coinvolti, Rimini, Riccione e Cattolica, in coincidenza delle giornate di studio.