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Opinioni 16:10 | 16/04/2020 - Bellaria Igea Marina

Bordoni: "Siamo dentro la tempesta perfetta, dobbiamo uscirne"

Commissioni, sottocommissioni, Task force, praticamente un esercito di tecnici burocrati stanno delineando il come incasinarci la vita nella fase 2: la convivenza con il virus.

Solo ad immaginare sale ristoranti con camerieri che servono in tavola con i DPI obbligatori fa pensare se è il caso di mettere in gioco tutto il know how che abbiamo acquisito in questi decenni oppure approfittare di questa “tempesta perfetta” per mettere in opera quello che ogni volta nelle riunioni di settore ci ripetevamo, “bisogna fermarsi  per un anno, reinventarsi e riposizionarsi”.

Dopo le mucillagini abbiamo sempre accettato compromessi al ribasso pur di avere le auto nel parcheggio, l’uno a discapito dell’altro, è una componente che abbiamo nel DNA, non nascondiamocelo, in questi giorni passati in casa ognuno di noi ci siamo fatti il nostro piano di azione ma poi quando a fianco ci si mettono i costi  parte la domanda, ma ne vale la pena per un mese o al massimo due? Non dimentichiamo che al 30 gennaio il Consiglio dei Ministri ha deliberato 6 mesi  di rischio sanitario, perciò fine luglio.

Sicuramente è arrivato il momento di fermarsi e riposizionarsi, decidere qual e dovrà essere il nostro target ed iniziare un percorso che ci renda al più presto aggressivi sul mercato scelto. Negli ultimi anni ho sempre trascorso le vacanze nei luoghi più frequentati di Spagna e Grecia per capire, unendolo alla esperienza estiva a casa nostra, dove da sempre sono nel settore, ho capito che il punto di svolta da cui partire è lo stravolgimento della spiaggia, se analizziamo bene anche gli attuali ospiti la maggior parte del tempo la trascorrono in spiaggia, il bagnino diventa il loro punto di riferimento.

Sole, mare e sabbia, questi sono i 3 elementi che ci hanno portato fin qua e saranno sempre loro a permetterci di ripartire, forse siamo rimasti troppo legati al vecchio modello. Qui si potrebbero aprire un sacco di discussioni, ma ora non è il momento, ora servono soluzioni, anche le istituzioni sovracomunali che hanno sempre messo lacci e laccioli devono lasciare carte bianca e permettere di  riprogettarsi senza tanti vincoli.

Il turismo è la nostra linfa vitale, tutto ruota a questo settore, chi ha inventato il modello attuale nel dopoguerra si è indebitato non poco per permetterci di arrivare al livello attuale, facendoci fare anche sacrifici personali, ricordo negli anni ‘70 in estate vivevamo quasi tutti nei garage, tutto dipende se siamo pronti ad uscire dalla nostra “zona di comfort”.

Massimo Bordoni consigliere comunale Lega e operatore turistico