"Il progetto del Parco Eolico dovrebbe sorgere davanti alla spiaggia di Rimini, 59 aerogeneratori alti all'apice della pala eolica 215 metri, il doppio del grattacielo di Rimini, un'immagine sgradevole, a parer nostro, per il turismo. Sia gli impianti, che la piattaforma estrattiva, la quale si troverà a 17 km dalla battigia, saranno visibili. La realizzazione di una infrastruttura così impattante col paesaggio pregiudicherebbe per sempre e in modo irreversibile l'attrattività turistica della Riviera. Un cancro che espanderà le sue metastasi e che determinerà la morte definitiva dei nostri territori. Questo è ciò che rischieremo in nome della speculazione che arricchiranno le multinazionali del vento ed impoveriranno i territori. Sono anni, inoltre, che illustri scienziati e medici si stanno impegnando nel determinare e classificare i danni prodotti alle popolazioni ed agli ecosistemi dagli impianti eolici, dai cavidotti e dalle centrali di smistamento dell’energia ad alta tensione. Ai comuni 4 -500 mila euro all’anno, ai signori del vento 20/ 30 milioni di euro all’anno, ai cittadini malattie e disturbi di ogni genere. Questa è la sintesi! E non è vero quello che raccontano i sindaci quando dicono che con l’eolico arriverà il benessere, che non si pagherà più la corrente elettrica, che si potranno concedere le mense gratis, i scuolabus, piazze nuove ecc.. Nulla di tutto questo. Quei soldi serviranno agli amministratori per ripianare debiti fatti da loro stessi per riparare alla incapacità politica di gestire la cosa pubblica e le briciole che resteranno serviranno a sostenere quel potere politico/clientelare che è il cancro della democrazia".
Luca Campisi portavoce Popolo della Famiglia Riccione