"Nelle classifiche nazionali sulla qualità delle vita Rimini occupa le ultime posizioni: terz’ultima, per indice di criminalità e quart’ultima nella categoria “giustizia e sicurezza”. Numeri inequivocabili che mostrano come il tema della sicurezza - anche considerando i flussi turistici che riguardano anche molte altre realtà italiane - sia stato trascurato in maniera clamorosa in questi dieci anni dalle giunte Gnassi-Lisi-Sadegholvaad. Ed è interessante notare come, da parte della sinistra che dice di credere nella scienza e nei numeri, queste classifiche siano sempre o snobbate o contestate, con un’unica obiezione: queste manchevolezze sono colpa di altri.
Vivendo il territorio abbiamo invece la forte consapevolezza di come a Rimini il problema della sicurezza sia sentito, sia da parte degli operatori commerciali che dei comuni cittadini che sentono di vivere in una realtà insicura. Una insicurezza aggravata dal fatto che negli ultimi dieci anni si è pensato solo ad una parte ridotta del centro storico, mentre si sono trascurate le altre zone della città, dove questi problemi si fanno sentire profondamente. Le cronache sono piene di episodi clamorosi che si susseguono con frequenza quotidiana e purtroppo Rimini viene citata dai media nazionali e internazionali più per casi di cronaca nera che per la sua bellezza e le sue capacità turistiche ed imprenditoriali.
Noi, al contrario dell’amministrazione Gnassi-Lisi-Sadegholvaad, siamo convinti che la sicurezza sia uno dei temi fondamentali dell’amministrazione comunale e nel programma della coalizione che sostiene il candidato sindaco Enzo Ceccarelli abbiamo avanzato diverse proposte per cambiare queste politiche. Al primo posto abbiamo messo un dialogo costante tra istituzioni, comuni limitrofi e forze dell’ordine per politiche coordinate di prevenzione e contrasto al crimine. E’ proprio su questo punto che è venuta a mancare la giunta Gnassi-Lisi-Sadegholvaad. Sulla base di un rapporto corretto con le istituzioni si potranno porre le basi per un accordo strutturale con il Governo per la gestione dei “rinforzi” nei periodi di grande affluenza a tutela degli ospiti e dei residenti, senza ripetere, ad ogni inizio anno e in primavera, lo stucchevole balletto su “rinforzi sì, rinforzi no”.
Crediamo anche che un’adeguata illuminazione delle città e un progetto di videosorveglianza, con la messa in rete delle telecamere pubbliche e private ed un loro utilizzo per la prevenzione e il contrasto del crimine, possono essere operazioni utilissime per apportare miglioramenti effettivi nel settore sicurezza. E siamo anche consapevoli che i sistemi di videosorveglianza devono essere usati solo per questi scopi, tutelando i diritti dei cittadini.
Un altro tema sottovalutato è quello del riciclaggio in Riviera dei proventi della criminalità organizzata. Un tema che invece è ben presente nelle relazioni della Direzione nazionale antimafia che accendono i fari sulla realtà di Rimini. Anche in questo caso si è fatto troppo poco. Porremo la massima attenzione ai cambi di proprietà nelle attività economiche e turistiche per evitare infiltrazioni della criminalità organizzata, sempre in un rapporto di collaborazione corretta con le istituzioni statali e le forze dell’ordine.
Sicurezza significa anche occuparsi in maniera fattiva del decoro, della cura e della vigilanza degli spazi pubblici, un aspetto questo completamente dimenticato dall’amministrazione Gnassi-Lisi-Sadegholvaad. Basta fare un camminata sui nostri lungomare per rendersene conto. Di notte abbiamo interi pezzi della città in mano a balordi e spacciatori".
Matteo Zoccarato Lega