Loro due il passo indietro l'hanno fatto ormai da un bel po'. Ma i tempi della politica sono lunghi e trovare un candidato nel centrosinistra tendente ad evitare le primarie harakiri che sembravano l'unica soluzione per la scelta tra Emma Petitti e Jamil Sadegholvaad non è semplice. La coalizione fa fatica aldilà delle parole di circostanza usate nella nota che è stata diffusa all'indomani del uovo vertice presente ancora una volta il segretario regionale Calvano. Leggiamola insieme.“Al centro del confronto, le proposte che possano raccogliere la sfida della guida cittadina, compatibile con gli obiettivi indicati di innovazione, sostenibilità, solidarietà, merito e partecipazione, che dovranno consolidare le ‘cose da fare’ per la ripartenza post covid della città. Durante la discussione, molto positiva, sono emersi temi e indicazioni di persone, civiche e politiche di alto profilo, aderenti al perimetro della coalizione, dalle qualità adatte a rappresentare l’obiettivo condiviso da tutti di continuare nel cammino qualitativamente elevato di governo della città, capace di tenere insieme tutte le forze del tavolo. Durante la settimana verrà organizzato un nuovo incontro della coalizione per definire nel dettaglio programmi, nomi e percorso.”
Nomi e cognomi sono stati fatti, ma tutto viene tenuto sotto traccia in attesa di avere una certezza che evidentemente ancora non c'è. Siamo arrivati a giugno e questo vale anche per l'altra sponda: candidati espressione di area politica seppur osannati da tutti come civici non ce ne sono ancora. Aldilà dei nomi già noti a destra e a manca.