La mia entusiasmante esperienza vissuta da sindaca di Verucchio, durata due mandati, terminerà fra pochi mesi.
E’ questa la mia decisione, non condizionata da ragionamenti di natura politica ed a prescindere dal recente Decreto che offre la possibilità di un terzo mandato. Ritengo esaurita una stagione della mia vita nella quale ho profuso tutto lo sforzo di cui sono capace, per migliorare Verucchio.
Ho vissuto a pieno questi dieci anni da sindaca, gli ultimi tre sommando l’incarico di presidente dell’Unione dei Comuni Valmarecchia, spendendo tutta me stessa quotidianamente, giorno dopo giorno, e ne sono fiera.
Ho sempre cercato di tenere insieme, intorno ai valori più preziosi, una famiglia di oltre diecimila persone. Insieme e uniti abbiamo attraversato una pandemia planetaria con i mille ostacoli che ha generato, sia nella comunità che dal punto di vista amministrativo, con la domanda di servizi mai visti e la necessità di procedure da costruire in tempi strettissimi. Poi le conseguenze umanitarie ed economiche dei conflitti bellici, l’alluvione. E altro ancora.
Tutte le fatiche le ho affrontate con dedizione e passione, spirito propositivo, confronto e dialogo, ripetendo sempre a me stessa che un sorriso o una parola anche di conforto a chi più ne aveva bisogno, proprio come si fa in famiglia, erano da dispensare con la massima generosità. Nonostante tutto.
Questo percorso mi ha fortificata e l’esperienza vissuta sarà indimenticabile.
Grazie Verucchio.
Posso dire con orgoglio che lascio un Comune coi conti in ordine, senza aggravio di mutui e senza aumenti di tasse, tariffe e aliquote tra le più basse in provincia, a tutela delle famiglie già duramente provate dal caro vita.
La prossima amministrazione si avvarrà di investimenti già approvati e finanziati per circa nove milioni di euro, con progetti che andranno a ridisegnare gli spazi pubblici di Villa Verucchio. Nascerà una nuova Casa della Cultura, si rinforzerà il Centro Giovani alla ex stazione rosa, ci saranno un Centro per le Famiglie e uno spazio bimbi al piano terra del Centro Civico, un moderno Centro polivalente nell’ex Canonica. Si amplierà l’offerta culturale e turistica del capoluogo con la Pinacoteca riportata all’antico splendore, la Chiesa del Suffragio già al centro di un concorso di idee, diventerà un moderno spazio culturale e per congressi.
Lascio un Comune in equilibrio di bilancio e che potrà affrontare investimenti e manutenzioni importanti almeno per i prossimi cinque anni, grazie ad una politica urbanistica coraggiosa ed equilibrata.
Non ho ovviamente svolto un lavoro solitario, bensì condotto insieme ad amici e compagni di viaggio che hanno sempre condiviso gli obiettivi e il percorso per raggiungerli. Li ringrazio e li abbraccio, so che troveremo l’occasione per non disperdere quanto costruito e per rinvigorire il rapporto anche in onore dei tanti momenti felici, delle soddisfazioni e riconoscimenti.
So bene che coloro che decideranno di proseguire nell’impegno al servizio di Verucchio, rappresenteranno una risorsa preziosa e auguro loro di mantenere l'interesse di Verucchio e della sua comunità, al centro di ogni pensiero e di riuscire ad aggiornarsi alle sfide inedite che si presentano davanti.
Ringrazio di cuore tutti coloro che da Verucchio ma anche da tutta la provincia e non solo mi invitano a una nuova candidatura: il vostro affetto e la vostra stima mi riempiono di orgoglio.
Continuerò a lavorare per Verucchio, con lo stesso impegno, fino alla fine del mio mandato e poi dedicherò un po’ più di tempo a me stessa, ai miei cari, a cui ho chiesto tanto sacrificio, alle mie passioni e rimarrò sempre a disposizione di Verucchio.
Auspico che la prossima amministrazione voglia proseguire nel solco tracciato in questi dieci anni, che possa avere attenzione e dedizione agli investimenti, alle infrastrutture, ai servizi, ma prima di tutto e soprattutto alle persone. Servono un gruppo e un progetto amministrativo nuovi nelle idee e nelle persone, che con l’eredità che lasciamo sul tavolo in fatto appunto di interventi avviati e finanziati e di tranquillità economica, potranno interpretare, raccogliere e vincere le nuove sfide di un mondo radicalmente cambiato.
In sintesi, auspico un’amministrazione che somigli moltissimo a quella alla quale ho avuto l’onore di dare il mio contributo.