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Più della metà di chi ha avuto diagnosi di cancro, il 56,5%, fa uso di alcol, il 34,9% va oltre il consumo moderato e il 21% fa binge drinking cioè assume 5 o 6 drink nella stessa serata. Sono i risultati di uno studio, un sondaggio condotto tra il 2000 e il 2017 sulla base di informazioni auto-riferite raccolte su oltre 34mila persone con diagnosi di cancro arruolate nel National Health Interview Survey statunitense, il primo studio di queste dimensioni realizzato sulla relazione tra alcolici e popolazione oncologica. Sulla base delle linee guida dei Centers of Disease Control and Prevention gli studiosi affermano che per uso eccessivo di alcol si intende più di un drink al giorno per le donne, due drink per gli uomini mentre l’abbuffata alcolica prevede più di quattro drink consumati in due ore per le donne e cinque per gli uomini. Una modalità di consumo che, secondo diversi studi, si associa ad un rischio più elevato di insorgenza di tumore sebbene, affermano i ricercatori, non c’è alcuno studio che indichi un livello sicuro di consumo di alcol qualora si tratti di cancro. Va detto poi che il consumo di alcolici è associato ad altre cattive abitudini come il fumo o un’alimentazione scorretta e quindi gli effetti di questi comportamenti si sommano e si potenziano. Bisogna fare, senz’altro, più campagne di sensibilizzazione sulla relazione tra abuso di alcolici e malattie oncologiche.
dott. Alessandro Bovicelli
