Una meta-analisi pubblicata su una rivista internazionale che ha preso in esame decine di studi e oltre 150.000 giovani ha messo in evidenza come le giovani vittime di cyberbullismo hanno circa il doppio della probabilità di sviluppare comportamenti autolesionisti e di tentare il suicidio. La prevenzione e l’intervento contro il suicidio sono essenziali in qualsiasi programma anti-bullismo e dovrebbero prevedere un approccio scolastico ad ampio spettro che coinvolga sia il personale che gli alunni. La prevenzione del cyberbullismo andrebbe inclusa nelle politiche scolastiche. Il risultato dello studio è che le vittime di bullismo in rete hanno meno probabilità di segnalare e di chiedere aiuto rispetto alle vittime di bullismo tradizionale ed è importante che il personale scolastico incoraggi le richieste di aiuto. Inoltre i medici che seguono questi bambini e adolescenti dovrebbero sempre chiedere ai loro piccoli pazienti se sono vittime di episodi di cyberbullismo e andrebbero formati a farlo.
dott. Alessandro Bovicelli