Chi per informarsi sui vaccini si affida ai social commette un grave errore. E’ una cosa che si sa, ma ora c’è anche uno studio a dimostrarlo. Lo studio pubblicato da ricercatori della Università della Pennsylvania è stato condotto tramite un sondaggio su 2500 cittadini degli Stati Uniti tra la primavera e l’autunno del 2019 quando negli Stati Uniti è stato registrato il più grande focolaio di morbillo degli ultimi 25 anni. Dall’analisi delle risposte è risultato che il 18% degli intervistati sosteneva, erroneamente, che i vaccini provocano autismo, il 15% affermava che sono pieni di tossine altra fake new, un altro 19% si riteneva d’accordo che è meglio sviluppare l’immunità ammalandosi piuttosto che col vaccino altro dato non sostenuto da prove scientifiche. Si è visto invece che chi si informava attraverso i media tradizionali ha avuto meno probabilità di acquisire affermazioni antiscientifiche perché i media tradizionali riflettono di più i pareri scientifici sui benefici e la sicurezza dei vaccini. E per quanto riguarda noi italiani? Dal primo Eurobarometro sull’atteggiamento degli europei sui vaccini si evince che il 46% degli italiani è convinto che i vaccini causino gravi effetti collaterali, per il 32% indeboliscono il sistema immunitario e per il 34% causano la malattia dalla quale invece proteggono. Qui e oltreoceano un’azione decisiva contro la disinformazione è più che mai cruciale.
dott. Alessandro Bovicelli