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Spettacolo 18:36 | 17/04/2022 - Rimini

Con i Modena City Ramblers anche Ellen River e Francesco Checco Mussoni

 Completato il programma musicale di quella che sarà una Festa della Liberazione speciale: il concerto dei Modena City Ramblers. Un pomeriggio ad ingresso gratuito denso di potenti note, valori democratici, sociali e civili al parco della Serra Cento Fiori (ingressi da via Galliano, via Padre Tosi e dal parco XXV aprile), a partire dalle ore 16,30 di lunedì 25 aprile. E prima della band modenese saliranno sul palco per scaldare il pubblico Ellen River (nella foto), cantautrice emiliana con due album all’attivo che spazia tra i generi rock, blues e soul, e Francesco Checco Mussoni, musicista riminese più vicino alla tradizione del cantautorato italiano, contaminato da elettrofolk oltreoceano.

I Modena City Ramblers, Ellen River e  Francesco Checco Mussoni si esibiranno in un concerto organizzato dalla Cooperativa Sociale Cento Fiori e aperto gratuitamente alla città, nell’area che gestisce adiacente al Parco Marecchia. Con la band modenese arriva quindi a Rimini il tour celebrativo dell’album Appunti Partigiani, Disco d’oro pubblicato 15 anni fa e che a Rimini segnerà la sua celebrazione in congiunzione con la lotta partigiana e la Liberazione, due temi che hanno grandemente segnato la storia della città e dei suoi abitanti.

Il gruppo ha anticipato che la scaletta del concerto sarà molto particolare, con un focus sul materiale più ‘partigiano’, attingendo però anche dal resto della discografia della band, da sempre legata con un filo rosso alle tematiche e ai valori della Resistenza. Non potranno mancare, naturalmente, anche i classici del repertorio dei ‘Delinquenti di Modena’: si prospetta dunque una serie di concerti in cui la festa, la voglia di condivisione e il piacere di ritrovarsi uniti nella Grande Famiglia Modena City Ramblers, dopo il lungo periodo di stop della musica dal vivo e d’isolamento, saranno più che mai protagonisti.

Cristian Tamagnini, presidente della Cooperativa Sociale Cento Fiori: «È un momento di commemorazione delle radici della nostra Repubblica: oggi quanto mai necessario per contrastare chi tende ad equiparare fascismo e antifascismo, regime fascista e lotta di Resistenza, riducendoli ad “opposti estremismi”. No, anche con questo concerto oggi vogliamo ribadire con forza che la nostra democrazia è frutto del sacrificio – il fiore del Partigiano appunto - di chi, quasi 80 anni fa, ha scelto di lottare dalla parte giusta (mentre qualcun altro aveva scelto di farlo dalla parte sbagliata). Questi valori sono tragicamente tornati attuali con la guerra ai confini dell’Europa e ci ricordano quanto pace, giustizia e democrazia siano ideali da perseguire sempre e comunque».