"Un tassello importante, nella qualificazione del territorio, è stato messo a segno" spiega l'assessore Adele Ceccarelli del Comune di Bellaria Igea Marina."L'ex fornace, ambito fortemente degradato, abbiamo voluto che fosse proprio il primo atto dell'assessorato al patrimonio, segno della volontà politica del nostro mandato elettorale, di rivalutare, ristrutturare e ripensare le strutture di cui disponiamo, nell'ottica del miglioramento energetico e del migliore utilizzo di ogni spazio ed ambiente".
"Questo primo intervento è stato reso possibile a costo zero per il Comune, grazie all'impegno dell'attuale amministrazione, in primis del Sindaco Filippo Giorgetti, che instaurando un'efficace dialogo con la società in precedenza proprietaria e la ditta incaricata allo smaltimento, "Bassani Giovanni& C. sas" ha consentito e collaborato alla definitiva pulizia, trasporto e smaltimento dei materiali, che non erano oggetto di aggiudicazione e quindi ancora di proprietà del privato, che si trovavano da tempo immemore giacenti nell'area e provocavano degrado e impossibilità di accedervi ".
Le fotografie testimoniano lo stato attuale, visibilmente migliorato e ripulito, non solo del materiale, ma anche dei rovi e della sterpaglia circostante che era nel frattempo cresciuta a dismisura.
Si può così dire dire oramai conclusa la prima fase volta allo smaltimento e alla pulizia dell'area interna ed esterna.
La Fornace di Bellaria Igea Marina è un pezzo di archeologia industriale sul quale in passato sono state tentate speculazioni immobiliari e sono volati alti molti sogni, irrealizzati, di recupero.
Nel 2017 è stata acquistata dalla precedente amministrazione comunale con la volontà di voler “consegnare la struttura nelle mani della collettività, a condizioni economiche vantaggiose, cogliendo l’occasione per favorire il recupero e la valorizzazione di un’area strategica del territorio: per la sua natura ‘storica’, per la sua collocazione e la sua versatilità d’uso”. Per conformazione e collocazione si presta a diverse opportunità di utilizzo, da quello culturale a quello ambientale o ludico sportivo.
La ex fornace al momento dell'acquisto era un edificio che versava nel più assoluto degrado;
Ora parte la seconda fase, di studio, e di progressivo utilizzo, in merito alle potenzialità e alle necessità del territorio, su un'aria, costituente un patrimonio di fabbricati di oltre 9.500 mq di superficie, 68.000 mq di terreni, tra cui l’ex cava di argilla, divenuta un lago ormai naturalizzato con tanto di fauna ittica (circa 24.000 mq, il primo bacino idrico per estensione sul territorio comunale) che ora appare sempre più vicina alla completa fruibilità a beneficio dei cittadini.
"La prossima fase, coinvolgerà la cittadinanza con serate informative dedicate alla conoscenza di quella particolare area, e si preciso che, il prossimo impegno sarà quello di lavorare nell'ambito della commissione consiliare, laddove ci sarà spazio propositivo di confronto da parte della politica". "Nel frattempo, l'amministrazione, ha avuto colloqui informativi con associazioni di valorizzazione dei patrimoni industriali, che si sono dichiarati disponibili a contribuire alla progettualità, come pure è attenta a tutte le proposte che verranno, inoltre è già parte diligente ed attiva al fine di intercettare ogni bando idoneo al finanziamento della qualificazione dell'area, in particolare del lago, ed a questo fine ha già preso contatti con la Regione Emilia Romagna".