Presentato questo pomeriggio alla Palazzina Roma di Piazzale Fellini a Rimini il primo lavoro letterario dell'ex direttore dei servizi segreti italiani, Marco Mancini. Il titolo dell'opera "Le regole del gioco". Una narrazione precisa e puntuale di quello che è accaduto in Italia, ma anche nel resto del mondo vissuta sul campo da uno degli uomini più importanti sul pianeta, nel settore dello spionaggio. Il curatore della serata, l'Avvocato Marco Lombardi, ha fatto gli onori di casa presentando l'ospite. Quindi Mancini in dialogo con Elio Pari, ha raccontato per oltre 90' minuti quello che è stato un periodo di storia importante della sua vita e del suo lavoro, tutto svolto nell'ombra e in anonimato. Senza tralasciare le vicende dolorose, come il caso Abu Omar, la vicenda Telecom e l'incontro con il Senatore Renzi al grill di Fiano Romano. Un sussegguirsi di parole che narrano di "controspionaggio offensivo", un metodo di indagine ideato dallo stesso Mancini, fino all'arresto del terrorista Sergio Segio. La capacità di neutralizzare un 11 settembre all'Italia, fermando dei fondamentalisti che stavano per fare saltare una ambasciata tricolore all'estero, con oltre 300 chili di tritolo. Ovviamente il volume "Le regole del gioco" alla fine della serata è andato a ruba. E il simpatico 007 ravennate ha firmato dediche e autografi a tutti i presenti. Ormai il periodo dell'anonimato e delle mancate foto ricordo resta solo un ricordo. Ma quanta amarezza per un servitore dello Stato, messo alla porta dopo tanti anni di servizio e onesta dedizione alle istituzioni e alla costituzione.
Cronaca
20:05 - Romagna