Le frasi più carine pronunciate ormai dall'ex-fidanzato avevano questo tenore: “Mi puoi anche denunciare, tanto le donne muoiono comunque… Hai visto come funziona, no? Sai quante donne vanno a fare denuncia per stalking, perché il fidanzato le minaccia di morte e la polizia non fa niente… E ricordati, se ti devo fare del male manderò qualcuno, mica sono scemo”.
Invece nonostante le minacce e i ripetuti tentativi di spaventare la ragazza, la storia per questo 20enne di Rimini è finita in altro modo. Non è infatto vero che le forze dell'ordine non fanno niente. Nel caso in specie i carabinieri di Riccione hanno preso in carico le istanze della povera malcapitata e assieme al sostituto procuratore della repubblica di Rimini, Davide Ercolani, qualcosa di concreto hanno fatto. i militari della Perla Verde, autorizzati dai Giudici, hanno eseguito nei confronti dell’indagato la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai suoi prossimi congiunti, con tanto di braccialetto elettronico applicato alla persona. Il tutto a firma della gipi Raffaella Ceccarelli. Le violenze nei confronti della vittima sono reiterate. La donna ha pure avuto un figlio di recente. L'uomo durante i suoi momenti di follia, perdeva letteralmente il controllo tirando in aria piatti e bicchieri, sfondando porte e danneggiando mobili. Il 20enne non si sarebbe fatto scrupoli ad aggredire la giovane neppure quando era incinta. I fatti avvenuti al settimo mese di gravidanza. L'avrebbe colpita con un violento calcio sulla pancia. Le minacce di morte poi erano all’ordine del giorno: “Getto l’acido addosso a te, a tua madre e a tua sorella… ti accoltello”. Per incuterle timore girava video in sua presenza mentre impugnava un machete. La giovane veniva pure accusata di essere una cattiva madre. Alla nascita del figlio, le era stato impedito di mettergli anche il suo cognome. Ancora più agghiacciante il progetto di farle del male attraverso un terzo soggetto: "Se ti devo fare del male non vengo io, verrà un'altra persona. Non sono scemo". Oltre all'intenzione di impiccarla simulando un suicidio. Alla fine la ragazza non ha più retto e ha sporto denuncia mostrando tutto quello che il suo corpo aveva subito: botte e lividi, escoriazioni di vario genere. Ma la stessa ha pure consegnato un file audio dove il "ragazzotto" non voleva essere denunciato e alla fine chiosava con una frase da puro terrore: “Tanto le donne muoiono comunque…Le forze dell'ordine non fatto niente”.
Come abbiamo già detto sopra il giovane ora non potrà più nuocere, almeno è sperabile. Dovrà stare lontano dalla ex fidanzata, con un divieto di avvicinamento e un braccialetto elettronico applicato addosso. Questo servirà a segnalare l'esatta posizione del soggetto che sarà monitorato continuamente. Se lo stesso non si attenesse alle misure cautelare imposte, i Giudici applicheranno altri provvedimenti di maggior gravità che senz'altro verrebbero presi in considerazione. Le forze dell'ordine come sempre hanno fatto. Il proprio dovere! Ma le donne, le persone offese, come ha fatto questa ragazza devono avere coraggio. Di denunciare e riprendersi la propria vita e quella dei propri figli. Senza paura!