Sabato 16 e domenica 17 marzo prosegue il percorso di formazione Metodo Hobart, rivolto a chiunque desideri intraprendere una ricerca sul movimento danzato con finalità educative, attraverso una Metodologia innovativa basata sul linguaggio non verbale e sul dialogo musicale. Per favorire l’ingresso anche in itinere o la partecipazione a un singolo incontro a tema la formazione è stata strutturata in seminari a cadenza mensile che si svolgono nei fine settimana. Il seminario di marzo approfondirà le tematiche legate a Spazio, tempo, musica / Senso architettonico nella danza.
In relazione ai temi del seminario Gillian Hobart, creatrice del Metodo, scrive: Si comincia dal concetto di corpo o corpi che occupano lo spazio e che si muovono a livello della terra. Il corpo è pressato verticalmente e deve resistere. La gravità lo tira giù, ma gli permette anche di muoversi con estrema precisione facendogli sentire il contatto con la terra attraverso la struttura osseo-muscolare. Le forze che premono da tutte le direzioni fanno sì che si muova in una situazione dinamica e non nel vuoto. In un certo senso la struttura è edificata dall’interno, senza supporti esterni. Il corpo è già la propria architettura e, se i movimenti sono studiati correttamente, danza liberamente in virtù del trasferimento del peso e del radicamento al suolo, riassemblando costantemente la propria casa e la propria architettura.
Il Metodo Hobart nasce nel 2000 come naturale evoluzione del pensiero di Gillian Hobart, danzatrice e maestra di chiara fama, docente all’Accademia Nazionale di Danza e allo IALS di Roma, al Centro Regionale della Danza di Reggio Emilia, counsellor nel metodo psico-terapeutico di Carl Rogers presso il Centro Italiano di Psicologia Clinica di Roma. La pratica e la teoria del Metodo partono dai principi di Mary Anthony, Rudolf Laban, Carl Rogers e dall’esperienza artistica e didattica della Hobart.
Gli incontri del Metodo si svolgono presso La Casa del Teatro e della Danza a Viserba di Rimini e sono guidati dal team di MC (Annachiara Cipriani, Manuela Graziani, Monica Tomasetti) con la responsabilità artistica di Claudio Gasparotto.