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Cronaca 10:51 | 06/11/2019 - Riccione

Assolta Lucia Baleani, non diffamò Agenzia Mobilità

La riccionese Lucia Baleani è stata assolta "perché il fatto non costituisce reato" dall'accusa di diffamazione nei confronti di Agenzia Mobilità nel processo d'appello per la vicenda del fantomatico documento senza firma, inviato anonimamente alla stampa, in cui si denunciava l'utilizzo di fanghi non trattati per colmare gli scavi nel cantiere del metrò di costa a Riccione. In occasione di una veemente protesta che risale al 2014, presso il cantiere del Trc, la Baleani aveva mostrato quel documento ai tecnici di Agenzia Mobilità chiedendo spiegazioni. Agenzia Mobilità, ritenutasi diffamata, fece partire la querela. In primo grado la Baleani era stata condannata ad un'ammenda di 400 euro oltre al pagamento delle spese legali. Agenzia Mobilità in occasione della condanna di primo grado si era riservata di richiedere un risarcimento danni di 50mila euro. All'indomani della condanna di primo grado Lucia Baleani, preannunciando appello alla sentenza, aveva sostenuto di non essere stata lei l'autrice del documento dichiarando di aver semplicemente ricevuto una copia della lettera anonima in cui veniva denunciata la presenza di fanghi non trattati e di aver chiesto ad Agenzia Mobilità se quanto c'era scritto in quel documento corrispondesse a verità. Il Tribunale di Rimini in funzione di Giudice di appello, in composizione monocratica nella persona del dott. Alessandro Capodimonte, ha quindi assolto Lucia Baleani - difesa dall'avvocato Alessandro Fabbri - con la formula "perché il fatto non costituisce reato". Il giudice, con ogni probabilità, ha ritenuto che la contestazione messa in atto dalla Baleani rientrasse nei limiti del diritto di critica costituzionalmente tutelato. Saranno però le motivazioni della sentenza assolutoria che saranno depositate entro 60 giorni a chiarire il pronunciamento del giudice.