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Cronaca 15:27 | 18/03/2024 - Rimini

Dalla Regione 1,5 milioni per potenziare le dotazioni del Tecnopolo. Petitti: "Crescita del territorio e chances per i giovani"

Dalla Regione Emilia-Romagna un investimento di oltre 7,6 milioni di euro, di cui 1,5 milioni saranno destinati al Tecnopolo riminese per rafforzare le attività di ricerca dei laboratori su economia circolare, benessere e salute della persona, oltre che per l’inserimento nella struttura di un ulteriore laboratorio. 

Nell’ambito del bando di ampliamento delle infrastrutture dei Tecnopoli, sono stati approvati quattro nuovi progetti presentati rispettivamente dall’Università degli Studi di Ferrara, dal Comune di Rimini, dall’Università di Parma e dal Comune di Reggio Emilia.

Nello specifico il progetto per il potenziamento del Tecnopolo riminese consentirà l’adeguamento dell’infrastruttura per il rafforzamento delle attività di ricerca dei laboratori nell’ambito della economia circolare, benessere della persona, nutrizione e stili di vita e salute (CIRI MAM e CIRI FRAME), oltre che l’inserimento nella struttura di un ulteriore laboratorio, quello dell’unità operativa riminese del Centro Interdipartimentale di Ricerca Industriale sulle Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione (Ciri Ict).

“È fondamentale continuare a investire nella ricerca e far crescere il territorio a livello formativo, economico e sociale – commenta Emma Petitti, presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna –. Come istituzioni occorre avere la massima attenzione nei confronti dell’innovazione e delle nuove tecnologie, restando al passo con i veloci cambiamenti che si susseguono per poter offrire proposte sempre adeguate e competitive. Un’attenzione particolare viene riservata dal Tecnopolo riminese alla ricerca nel campo dell’intelligenza artificiale, tema che anche come Assemblea legislativa affrontiamo attraverso progetti, iniziative ad hoc (come il convegno organizzato a dicembre scorso a Rimini con ospite Francesco Ubertini) e grazie al protocollo d’intesa siglato con Cineca. Solo così possiamo investire anche sul nostro futuro e far sì che le nuove generazioni possano vedere valorizzati qui i loro talenti, senza dover cercare risposte e opportunità all’estero”. 

“Apprendo con grande soddisfazione l'approvazione del progetto di espansione del Tecnopolo di Rimini che andrà a includere anche una sede operativa del Centro di ricerca industriale dell'Università di Bologna per le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (CIRI ICT) – aggiunge il professore Gustavo Marfia, coordinatore del CIRI ICT –. Questa opportunità permetterà di rafforzare la ricerca e il trasferimento tecnologico nei settori dell'intelligenza artificiale volti alla progettazione di algoritmi e individuazione di modelli per la creazione ed elaborazione di contenuti 3D per le interfacce di nuova generazione. Colgo l'occasione per ringraziare tutte le parti coinvolte nella redazione e cofinanziamento del progetto, dall'Alma Mater Studiorum, al Comune di Rimini a UniRimini Spa e la Regione Emilia-Romagna per la fiducia dimostrata con il suo importante sostegno all'iniziativa”.

"Anche per il CIRI FRAME (Fonti Rinnovabili, Ambiente, Mare ed Energia) questa espansione del Tecnopolo di Rimini rappresenta una opportunità preziosa per portare avanti il tema di una transizione ecologica in tutti i processi produttivi, in sinergia con gli altri Centri Interdipartimentali di Ricerca Industriale qui presenti (MAM e ICT) – sottolinea il professore Fabrizio Passarini, coordinatore del CIRI FRAME –. Consentirà di agire più strettamente con le aziende negli ambiti dell'economia circolare e della valutazione di sostenibilità, volte ad una gestione più virtuosa delle nostre risorse materiali ed energetiche. Mi unisco ai ringraziamenti ai colleghi che hanno operato nella redazione del progetto e alle parti finanziatrici".

“In qualità di responsabile scientifica dell’unità 06 del CIRI-MAM, sono molto soddisfatta e ringrazio sentitamente dell’approvazione del progetto di allargamento del Tecnopolo di Rimini, sostenuta dalla Regione e dagli enti locali, Comune di Rimini e UniRimini – conclude la professoressa Vincenza Andrisano, coordinatrice del CIRI-MAM –. In collaborazione con il CIRI-FRAME e il CIRI-ICT avremo la possibilità di espandere la ricerca che stiamo conducendo da anni in collaborazione con aziende del territorio, mirata all’economia circolare, riutilizzo di prodotti secondari dell’agricoltura, valorizzazione dei prodotti della Valmarecchia e utilizzo di microalghe per biorisanamento e abbassamento dei livelli di anidride carbonica”.

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