Alle ore 13:25 circa del 3 maggio l’attenzione di due operatori di Polizia nella zona della stazione F.S. di Rimini veniva richiamata dalla presenza di un soggetto, all’apparenza extracomunitario, posizionato a ridosso della recinzione di un’abitazione sul Viale Cesare Battisti. Egli dichiarava di chiamarsi K.A. e di essere nato nel 1971 (generalità che poi si scoprirà appartenere al fratello). Nonostante la storia raccontata dall’uomo potesse essere apparentemente convincente gli operatori non hanno avuto remore nell’eseguire il proprio dovere ed alle ore 13:50 circa lo hanno accompagnato presso i locali della Questura. Ed è lì che l'uomo riferiva che dal momento del controllo sino al suo accompagnamento aveva fornito le generalità del fratello e non quelle proprie in quanto cittadino straniero irregolare sul Territorio dello Stato Italiano. Diversi precedenti penali a suo carico per reati contro il patrimonio, la persona ed in materia di sostanze stupefacenti, destinatario del provvedimento di espulsione emesso dal Prefetto di Rimini nell’ottobre del 2018 a cui era seguito quello di allontanamento dal territorio italiano emesso dal Questore di Bari.
Per questi motivi lo straniero veniva tratto in arresto per il reato di false dichiarazioni a Pubblico Ufficiale sull’identità personale e veniva denunciato per il reato di inottemperanza all’ordine di allontanamento dal territorio italiano del Questore di Bari relativo al provvedimento di espulsione adottato dal Prefetto di Rimini.