Un'operazione dei carabinieri del Nucleo Anti Sofisticazione (Nas) ha scatenato il risentimento di numerosi produttori vitivinicoli. E' successo che nella prima periferia di Rimini. i militari hanno sottoposto a controllo un'azienda vitivinicola accertando diverse irregolarità e scoprendo una cantina abusiva accanto a quella regolare dove hanno trovato e posto sotto sequestro prodotti vietati come zucchero e distillato alcolico. Oltre al sequestro dei locali abusivi, i NAS hanno posto i sigilli su 59.247 litri di vino, 584 kg di alimenti vari e zucchero e 15.376 bottiglie da 0,75 di vino. In totale merce per circa mezzo milione di euro. Le sanzioni per l’azienda riminese ammontano invece a circa 10.000 euro. Nella notizia diffusa dallo stesso comando del Nas, però, non viene specificato il nome dell'azienda sottoposta a controlli e sanzioni. Ed è qui il punto. "Non è accettabile fare di tutta l'erba un fascio - protesta Enrico Santini, noto rurale della zona - se c'è qualcuno che macchia l'operato del comparto è bene che si dica di chi si tratta perché altrimenti s'ingenera un meccanismo che va a danneggiare tutta la categoria. C'è chi fa sacrifici, chi lavora tutto il giorno e chi impegna i propri beni per svolgere questa attività secondo le regole. Non esiste che si debba delegittimare il comparto in tale modo. Si dica chiaramente di chi si tratta prorpio per evitare il fumus persecutionis nei confronti di chi è nelle regole e nell'onestà".
Cronaca
12:40 - Bellaria Igea Marina