Valutiamo con favore la proposta avanzata dall’amministrazione comunale di Rimini per una norma che impedisca a chi non paga i tributi locali di ottenere licenze e autorizzazioni per l’apertura o il rinnovo dell’esercizio. E’ una battaglia per la legalità e la leale concorrenza tra imprenditori che portiamo avanti da anni – spiega Nicola Angelini, presidente di FIVA e vicepresidente di Confcommercio della provincia di Rimini - con proposte che sono state portate anche ai tavoli delle precedenti amministrazioni, sia come FIVA (Federazione italiana venditori ambulanti), sia come Confcommercio provinciale.
Se un’attività si trova a fianco un concorrente/collega che non paga le tasse, è logico che si inneschi una concorrenza sleale, perché chi non paga si può permettere di tenere prezzi più bassi, di investire a piacimento operando tranquillamente e facendo ricadere i problemi sulle attività serie e sulla collettività. Da tempo alziamo la voce contro chi si approfitta delle maglie larghe delle leggi italiane per non pagare quanto gli spetta, sollecitando la politica di ogni ordine e grado affinché renda più stringenti le regole per chi si fa beffe di tasse e sanzioni. Se questa proposta andasse in porto, ne avrebbe giovamento tutto il tessuto economico e anche i cittadini che al momento sono chiamati a mettere mano al portafogli per riempire i buchi di chi non paga. Infine, non ci si dimentichi di chi non paga e poi usa l’escamotage del cambio di ragione sociale, dell’intestazione delle autorizzazioni a parenti o prestanome, sparendo di fatto nel nulla: un’altra piaga del tessuto economico a cui fare molta attenzione. Siamo pronti a sostenere l’amministrazione in questa sua battaglia per la legalità, sperando che porti benefici agli onesti e aliquote più basse. Più basse per tutti.
Nicola Angelini vicepresidente Confcommercio della provincia di Rimini