Confcommercio della provincia di Rimini mette in guardia tutte le attività di ristorazione e i pubblici esercizi per una truffa che negli ultimi giorni ha già colpito tre ristoranti sulla Riviera di Rimini. I ristoratori hanno denunciato il fatto alle autorità preposte, che hanno già avviato le indagini. Non mancano episodi simili anche in altri territori del Paese.
Il modus operandi è sempre lo stesso: con la scusa di organizzare il compleanno del padre, amante dei vini stranieri pregiati, una donna chiama il ristorante presentandosi come una vecchia cliente, chiamando il titolare per nome e parlando della zona come se la conoscesse da tanto tempo. La voce femminile, con accento italiano, prenota un tavolo e chiede il favore di ordinare un vino estero pregiato, costosissimo e introvabile, se non dal fornitore indicato che però non lavora con i privati. Contattato il fornitore, al ristoratore viene data la disponibilità della merce con pagamento al corriere al momento della consegna (all’incirca 700 euro) e con fattura inviata per mail. La fantomatica signora, contattata dal ristoratore, assicura il ritiro e il pagamento delle bottiglie a pranzo, ma poi nessuno si presenta più e il titolare del ristorante, aperte le confezioni, vi trova un vino da pochi spiccioli di scadente qualità e non gli resta che contattare le forze dell’ordine per sporgere denuncia.
“Si tratta di una truffa ormai seriale e non rappresenta un caso isolato – sottolinea Gaetano Callà (nella foto insieme a Gianni Indino, presidente provinciale della categoria), presidente di FIPE Confcommercio della provincia di Rimini -. Per evitare il ripetersi di episodi simili, che sfruttano la bontà e la gentilezza degli operatori per poi mettere a segno delle truffe, mettiamo in guardia i nostri associati e tutti i professionisti del settore”.