"In seguito all'audizione del Comandante Generale della Guardia di Finanza, Generale di Corpo d'Armata Andrea De Gennaro, avvenuta l'altro ieri in commissione Finanze al Senato, emergono dati significativi che smontano la propaganda infondata della destra in merito al Reddito di Cittadinanza.
Durante il periodo compreso tra il 2019 e il 2023, le Fiamme Gialle hanno eseguito 62.604 controlli sul Reddito di Cittadinanza, rivelando contributi indebitamente richiesti e/o percepiti per un totale di oltre 581 milioni di euro.
La conclusione emersa da questi dati è che le frodi legate al Reddito di Cittadinanza rappresentano soltanto l'1,68% del totale speso. Questa percentuale va a ribadire quanto il Movimento 5 Stelle abbia sempre sostenuto e smentisce categoricamente le accuse diffuse dalla destra politica, composta da FdI, Lega e FI, che hanno costruito un castello di menzogne su questo argomento accusando, nemmeno troppo velatamente, tutti coloro che si trovano in difficoltà nel Paese di essere dei truffatori. Al contrario l'incidenza delle frodi rimane estremamente contenuta considerando che il Reddito di Cittadinanza è stato erogato a una media di 3,2 milioni di persone fra il 2019 e il 2023.
Un’altra critica pretestuosa che deve essere smontata è quella degli effetti sul mondo del lavoro. Durante il periodo compreso tra il 2019 e il 2023 la percentuale di cittadini riminesi percettori del Reddito di Cittadinanza è dello 0,3%. Questo dato indica che centinaia di famiglie in difficoltà del nostro territorio sono state sostenute ma anche che questa percentuale dello 0,3% non può influire sul grave problema della mancanza di lavoratori. L’accusa secondo cui non si troverebbero dipendenti perché le persone preferiscono stare sul divano a non fare nulla grazie al Reddito di cittadinanza è una fandonia assurda e ridicola. Il mondo del lavoro ha problemi estremamente seri e le cause sono molto più complesse.
Intanto l’ISTAT certifica come la scure del governo Meloni sul reddito di cittadinanza abbia acuito le difficoltà di tante famiglie; la sua sostituzione parziale con il Supporto per la formazione e il lavoro (Sfl) da soli 350 euro al mese ha aumentato di 0,2 punti il coefficiente di Gini che descrive quanto omogenea o diseguale il reddito o la ricchezza sono distribuite tra la popolazione di un paese. Grazie a questa destra in sostanza sta aumentando la disuguaglianza. Una vergogna.
Il M5S rinnova il suo impegno per una gestione trasparente ed efficace delle risorse pubbliche, respingendo qualsiasi tentativo di diffamazione e falsa narrazione da parte dei detrattori politici." Così in una nota il senatore pentastellato Marco Croatti.