De Vita (Popolo della Famiglia): "Di nuovo a scuola, ma come stanno i ragazzi?"

A meno di due giorni dalla partenza dell'anno scolastico Sergio De vita (nella foto), capolista del Popolo della Famiglia, ridisegna con le sue proposte la scuola che riparte.  “Assomiglia ad un bollettino di guerra il rapporto Invalsi che descrive la situazione degli studenti italiani, - Sono dati terrificanti e deprimenti», dichiara De Vita senza usare mezze misure, ma fotografando perfettamente  con le sue parole la situazione drammatica in cui si trovano gli studenti italiani. Il 39% degli studenti delle scuole medie non ha raggiunto gli standard minimi in italiano, il dato sale al 45% in matematica, continua,  - e alle scuole superiori la percentuale sale ancora di più: rispettivamente al 44% e al 51%. C'è molta attesa su questo nuovo anno scolastico, - afferma il capolista, - Il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi ha dichiarato in una recente intervista che la didattica in presenza riprenderà al 100% e la DAD non ci sarà più. Come è stata intesa finora è finita. Bianchi ha finalmente riconosciuto la necessità di tornare in classe, ma soprattutto che l'idea di sostituire la didattica in presenza con una surrogata non ha funzionato, - continua, - Se ne sono accorte prima moltissime famiglie riminesi che hanno protestato pubblicamente, evidenziando la difficoltà di conciliare casa, lavoro e didattica a distanza. Chi lavorava anche in periodo di pandemia ha dovuto gestire i figli più piccoli durante i collegamenti ; per chi ha più figli e un solo dispositivo è stata una corsa  continua all’ organizzazione di spazi in casa e orari diversificati. E i bambini, i ragazzi? Nessuno ha chiesto il loro parere. L’allontanamento dai compagni e dalle insegnanti è stato quasi brutale. Nel giro di poche settimane si sono ritrovati a parlare con lo schermo di un pc o di un tablet.”

Concludendo Sergio De Vita dichiara:” Il Diritto alla Scuola in Presenza per tutti gli studenti, è uno dei punti chiave del programma elettorale del Popolo della Famiglia: chiediamo misure per il rientro in classe che garantiscano sicurezza sanitaria, a scuola e nei trasporti. Qualora una recrudescenza del coronavis renda necessario il ritorno alla “DAD - Didattica A Distanza”, questa dovrà essere ripensata:  è necessario identificare nuovi grandi spazi idonei”.