''Vi voglio fare innamorare'', così ha aperto il dialogo con il folto pubblico accorso alla presentazione della lista, il candidato sindaco Marcello Tonini. Si è avvertito un clima di apertura e accoglienza per la lista di Tonini, la dialettica è stata politicamente intensa soprattutto quando il candidato ha spiegato la sua posizione: ''un'esperienza così strutturata ha suscitato qualche piccola cattiveria, mi sono trovato per la sinistra ad essere un traditore, per la destra un comunista, ma... è gente che non mi conosce io sono sempre stato così. Ho cercato sempre di ragionare con la mia testa’’. Denominata ''Voltiamo pagina'', la compagine, ha avviato la discussione programmatica spiegando che ''Misano non ha un'anima. Certo sono state fatte cose, che però da sole non producono un effetto identitario. Dare un’anima alle cose vuol dire metterci attenzione tutti i giorni, curare le relazioni e coinvolgere la gente. Misano oggi è un paese dove prevalgono le divisioni e questa è la prima cosa su cui lavorare’’. Mettendo a nudo la realtà della gestione della cosa pubblica, si è sottolineata la necessità per cui l’amministrazione deve riprendere il pallino in mano, non subire troppo le pressioni seppur legittime di gruppi di interesse che rischiano di limitare quello generale. Fondamentale mettere al centro l'individuo, la persona e a tal proposito Tonini ha presentato un esempio calzante parlando di sanità. ''Il servizio sanitario nazionale è in grande difficoltà, e le risorse da dedicare al welfare sono poche. Allora, un piccolo comune, come Misano può dare un contributo investendo proprie risorse per potenziare l’assistenza domiciliare, oppure per aumentare la percentuale di cittadini che aderiscono agli screening oncologici.’’
Altro punto di interesse è sicuramente l'ambiente. ''Curarlo è questione di buon senso. Occorre realizzare un progetto che preveda una importante piantumazione attorno alle aree più critiche quali l’inceneritore e le zone ad alto traffico veicolare. La capacità di convergere tutti insieme su questi temi rafforza la coesione sociale.’’
Che dire del turismo? ''Salvaguardare l'economia turistica, vuol dire evitare la cementificazione in tutte le aree verdi che attualmente Misano possiede al di sotto della linea ferroviaria. Questo si deve fare senza se e senza ma.’’
Una riflessione sui giovani incitati ad andare ad esprimere il voto. ''Loro sono il nostro futuro, e lo dovranno portare avanti con forza e gioia. La gioia del mondo sono loro, quindi: il voto è nello stesso tempo un diritto ed un dovere ed è il primo contributo concreto al cambiamento. Nella loro ascesa a diventare protagonisti della società dovrebbero sempre trovare ispirazione nella Verità''.