Mentre assistiamo all’implementazione del percorso di riordino del Sistema di Emergenza e Urgenza nel
territorio della Romagna, e trovandoci dunque in un momento di grande importanza per il futuro dei cittadini
dell’Alta Valmarecchia, riteniamo di dover ribadire l’eccezionalità di questo territorio e dei suoi bisogni.
Rifiutiamo la prospettiva di una applicazione omogenea della riforma e chiediamo con forza che le specificità
orografiche, demografiche e sociali di questi luoghi vengano riconosciute e tutelate dalla politica e dall’AUSL
della Romagna. Come promesso dall’Assessore regionale alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini, in
occasione di frequenti interlocuzioni con il circolo PD Novafeltria, riteniamo che l’unica soluzione possibile
sia la piena applicazione di quanto previsto dal Decreto Balduzzi per i presidi ospedalieri che insistono in
zone disagiate, e pertanto rifiutiamo lo scenario di un Punto di Primo Intervento (PPI) affiancato a un Centro
di Assistenza e Urgenza (CAU), ritenendo imprescindibile, come da applicazione del Decreto, che
Novafeltria possa contare su un Pronto Soccorso capace di servire adeguatamente i bisogni del territorio e,
al contempo, decongestionare la struttura di Emergenza Urgenza di Rimini. Allo stesso tempo, il “progetto
speciale” che è stato annunciato dall’Assessore Donini e che auspichiamo possa trovare presto una
formalizzazione, dovrà assicurare, accanto al Pronto Soccorso, un’Unità Operativa Semplice di Chirurgia e
un’Unità Operativa Semplice di Medicina. Solo così, con questo assetto, il diritto alla salute dei cittadini della
Valmarecchia e delle aree limitrofe potrà essere pienamente garantito. È fuori da ogni dubbio che decidere
di operare in questo senso, dotare il territorio di un presidio ospedaliero funzionale ai propri bisogni, sia una
scelta politica. Stupisce, dunque, che in tutti questi mesi, da quando si è avuta notizia del progetto di
riorganizzazione del sistema di Emergenza e Urgenza, non risulti alcun tentativo di interlocuzione da parte
dei Sindaci dell’Alta Valmarecchia con l’Assessore regionale competente in materia, oltre alla totale
assenza dei partiti di centrodestra sull’argomento.
In chiusura, per contribuire al superamento dei problemi che sono stati più volte sottolineati con riferimento
alla carenza di medici e alla scarsa attrattività di questo territorio, ci permettiamo di suggerire alcuni interventi
che riteniamo migliorativi e integrativi:
Permettere ai medici che vanno in pensione, se lo ritengono opportuno, di rimanere operativi e
continuare a svolgere la propria attività all’interno della struttura sanitaria pubblica;
Intervenire per ristrutturare e rendere abitabili, destinandole ai medici che decideranno di trasferirsi
nel Comune di Novafeltria, le strutture che sono attualmente dismesse e che potrebbero essere
destinate a questo scopo.
Circolo PD Novafeltria