"Negli ultimi mesi sulla stampa locale a mia totale insaputa e con grande sorpresa più volte è stato associato il mio nome come possibile candidato a sindaco della città di Rimini. Per una persona con la mia storia politica sarebbe risibile negare che ciò mi abbia fatto piacere ed a tratti persino inorgoglito. Inevitabilmente il fatto ha generato tanta curiosità da parte di amici, conoscenti, colleghi di partito, di lavoro, ecc. e quindi dopo aver svolto tutti gli approfondimenti del caso, oltre che ovviamente interrogare me stesso, mi trovo obbligato ad esternare il mio sincero pensiero sull’argomento.
Rimini è la città dove sono nato e cresciuto, Rimini è la città dove ho studiato ed ho iniziato a lavorare nell’hotel di famiglia, Rimini è la città dove sono mi sono formato professionalmente come ingegnere, Rimini è la città dove ho scelto di sposarmi mentre vivevo all’estero, Rimini è la città dove ho deciso di rientrare nel momento in cui mia moglie mi ha comunicato di essere in dolce attesa e quindi è la città dove ho voluto fortemente che nascesse mia figlia.
Rimini è la città dove ho svolto l’attività di consigliere comunale per ben 21 anni, di cui 15 da capogruppo del principale partito di centrodestra (prima FI e poi il PDL), dove ho studiato la materia urbanistica ed i meccanismi che governano il bilancio della città con 21 anni di presenza nelle rispettive commissioni dipartimentali. Sono entrato nel Consiglio Comunale di Rimini nel 1995 all’età di 23 anni e quella legislatura è stata una palestra formidabile, che ha disegnato la Rimini del futuro, la Rimini delle grandi opere e della destagionalizzazione, con un sindaco e colleghi consiglieri di altissimo spessore e quindi un’esperienza politica incredibile. Il Consiglio Comunale di Rimini è stata la mia seconda casa per circa 20 anni.
All’età di 43 anni, nel momento storico più duro dal dopoguerra per il mio settore professionale, ho deciso di mettermi in discussione trasferendomi all’estero in una realtà con mentalità diversa, una lingua molto complessa, una scrittura con caratteri diversi, con rapporti professionali ed umani da costruire partendo da zero, in una città incredibilmente cosmopolita da 20 mln di abitanti, uno dei principali hub mondali. Un’esperienza indimenticabile che mi ha arricchito non solo professionalmente ma soprattutto umanamente.
Rimini per la sua caratteristica di espandersi da 150.000 ad 1 mln di abitanti è una delle città più complesse d’Italia e fare il sindaco di Rimini è uno dei mestieri più difficili in assoluto. Una città governata per più di 70 anni da un solo partito con una struttura organizzativa stratificatasi nel tempo e quindi è una città che non lascia spazio all’improvvisazione ed all’inesperienza.
Conscio del rischio di passare per presuntuoso, ritengo all’età di 49 anni di aver raggiunto la maturità sotto il profilo lavorativo, politico ed umano per affrontare un’eventuale sfida del genere e quindi qualora il centrodestra lo ritenesse utile confermo la mia disponibilità a candidarmi, con la franchezza, la serietà e l’affidabilità che mi ha sempre caratterizzato nei rapporti umani, professionali e politici. Sono un RIMINESE DI CENTRODESTRA e la mia storia e coerenza politica al riguardo parla chiaro. Numeri alla mano per la prima volta dall’introduzione del sistema maggioritario il centrodestra se unito, compatto e ben organizzato ha i numeri per vincere le elezioni. Non sono interessato a bagni di popolarità. Su tale argomento ho già detto tutto ciò che dovevo agli addetti ai lavori".
Alessandro Ravaglioli